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GREENSPAN: SI ALLARGA IL CORO DEI DENIGRATORI

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Lascia o non lascia? L’ipotesi che vedrebbe dimissionario Alan Greenspan dopo 14 anni di presidenza alla Federal Reserve si candida a vero e proprio ‘tormentone’ di quest’afosa estate a Wall Street.

Dopo un articolo pubblicato la settimana scorsa dal Wall Street Journal dal titolo: “What Happens When King Alan Goes?” (“Cosa succedera’ quando Greenspan il Re andra’ via?”), a lanciare il sasso nello stagno e’ stato un sito americano tradizionalmente vicino alla Destra Repubblicana.

Nell’articolo veniva praticamente data per imminente la pensione del 75enne governatore della Fed.

In pochi minuti la notizia ha fatto il giro del mondo per poi pero’ essere categoricamente smentita dalla stessa Fed.

Di dimissioni se ne parlo’ per la prima volta nel mese di marzo quando due giornali londinesi, citando fonti vicine alla famiglia Greenspan, ipotizzarono l’uscita di scena di uno degli uomini piu’ potenti del mondo entro un anno.

A marzo tuttavia ancora non si aveva un’idea chiara della portata della recessione economica che stava per abbattersi sugli Stati Uniti.

Ed e’ proprio su questo punto, ossia sullo stato dell’economia che ruota la questione dimissioni.

“Personalmente non conosco i progetti di Greenspan – afferma John Davidson di Circle Trust Co. – anche se sono stupito che un uomo della sua eta’ riesca a reggere ancora dei ritmi di lavoro cosi’ elevati. Credo tuttavia che finche’ l’economia non sara’ definitivamente uscita dalla recessione non lascera’il suo lavoro”.

Un fattore da rilevare e’ che gradualmente si stanno ingrossando le file di chi non ritiene che la permanenza di Greenspan sullo scranno della Fed contribuisca a schiarire il grigio quadro economico attuale.

Una testimonianza di quanto l’atteggiamento dell’opionione pubblica nei confronti del governatore della banca centrale
stia virando dalla massima fiducia allo scetticismo la si trova in un articolo pubblicato recentemente dal “New York Post”.

Stando a Beth Piskora, autrice del pezzo, il vero problema e’ che il mercato non sembra reagire ai tagli dei tassi che dall’inizio dell’anno cercano di rivitalizzare l’ingolfata macchina economica statunitense.

Non solo. Secondo Piskora mentre si sta assistendo in questo periodo a una sfilza di licenziamenti dei vari amministratori delegati, le cui performance sono state pesantemente compromesse dal peggioramento dell’economia, il presidente della Fed puo’ solo scegliere di andar via prima della scandenza del mandato.

SULL’ARGOMENTO VEDI:


FED: COSA ACCADRA’ QUANDO GREENSPAN LASCIA?

USA: GREENSPAN NON VA IN PENSIONE A FINE ANNO

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