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GREENSPAN NON HA FRETTA DI ALZARE I TASSI

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Il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, sostiene che le prospettive per l’economia americana si sono schiarite, ma non e’ ancora arrivato il momento di alzare i tassi di interesse.

Nessuna decisione prevista, dunque, per la prossima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC: il braccio di politica monetaria della Fed), prevista per il 7 maggio.

”Le fondamenta per una espansione economica sono gia’ state gettate”, ha detto Greenspan nel suo intervento davanti alla commissione congiunta sull’economia del Congresso USA.

Il tasso di riferimento dei Fed Funds (il tasso di interesse interbancario ”overnight”) e’ attualmente ai minimi degli ultimi 40 anni, a 1,75%.

Molti economisti si aspettano che la Fed consideri un rialzo dei tassi a partire dalla riunione di politica monetaria del 13 agosto.

Ecco i principali punti dell’intervento di Greenspan:

– non si e’ notato nessun cambiamento sensibile nell’economia USA dall’ultimo incontro del FOMC il 19 marzo scorso.

– ”non e’ ancora definita [completamente] la forza dell’espansione economica in atto”.

– pressioni inflazionistiche ”largamente assenti”.

– l’occupazione rimane il fattore ”piu’ centrale” per la ripresa dell’economia.

– la ripresa delle aziende USA [soprattutto in termini di spese in conto capitale] sara’ ”graduale”, e molto dipendera’ da come andranno i profitti nei primi due trimestri dell’anno.

– la Fed a un certo punto alzera’ i tassi, ma in una situazione di bassa inflazione e di basse aspettative inflazionistiche puo’ permettersi di aspettare.

– l’aumento dei costi dell’energia (specialmente petrolio) e la diminuzione della ricchezza dopo lo scoppio della bolla speculativa di borsa potrebbero cominciare a limitare la spesa ai consumi.

– c’e’ meno probabilita’ di una bolla speculativa nel settore immobiliare, soprattutto grazie ai contenuti tassi di interesse sui mutui.

– rimane il problema del forte tasso di indebitamento a livello dei consumatori.