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GREENSPAN: L’ECONOMIA USA CORRE TROPPO VELOCE

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Greenspan ha parlato, ieri sera, a Boca Raton, nel caldo della Florida, di fronte al simposio di uomini d’affari riuniti nel Business Council, una lobby simile alla Confindustria italiana. Il chairman della Fed non ha brindato al rialzo in borsa di giovedi’. No, anzi. Greenspan ha detto tra l’altro che l’economia americana cresce ancora troppo velocemente rispetto al proprio potenziale. E ha avvertito che la crescita dell’occupazione deve rallentare, affinche’ l’inflazione rimanga sotto controllo.

In un discorso atteso da tutti gli operatori di Wall Street, il chairman della Fed non ha fatto un granche’ per scoraggiare il mercato finanziario in merito a una precisa aspettativa: e cioe’ che la banca centrale Usa optera’ per un rialzo dei tassi d’interesse ancora una volta quest’anno (il 16 novembre); Greespan ha anche suggerito pero’ che un irrigidimento aggressivo dei costi del debito non e’ nelle carte.

Il chairman della Fed ha speso anche qualche parola per sostenere che e’ d’accordo con l’idea secondo cui le innovazioni tecnologiche hanno portato enormi cambiamenti all’economia, creando in sostanza un ”circolo virtuso” di forte crescita della produttivita’, con l’inflazione molto bassa. Ha messo anche in chiaro pero’ che la crescita della produttivita’ non puo’ continuare ad accelerare all’infinito, spiegando che anche al passo attuale non riesce a star dietro alla crescita della domanda di consumo. Il capo della Fed ha poi detto che il mercato del lavoro cosi’ rigido e’ una fonte di preoccupazione, poiche’ il gap tra un’ offerta limitata di lavoratori e la domanda di assunzioni veramente forte deve essere eventualmente pareggiato, se si vogliono contenere gli sbilanci inflazionistici.

Greenspan ha detto poi che il processo di contenimento di quets’economia cosi’ forte sembra esser in uno stato particolarmente avanzato adesso, in parte per via del rialzo sui tassi di interesse a lungo termine. Ha aggiunto poi che non e’ sicuro del fatto che il rialzo dei tassi di mercato abbia un qualche impatto sui tassi di mercato. La Fed, tuttavia, deve monitorare quest’impatto, ha detto, cosi’ come la capacita’ dell’economia di gestire una forte domanda da parte di consumatori.