Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve, sostiene che gli attacchi terroristici dell’11 settembre scorso avranno un impatto “significativo” di breve termine sull’economia USA, provocando un allontanamento degli investitori dai mercati finanziari e un deciso calo delle spese delle famiglie americane.
Il numero uno della banca centrale USA, si legge nel testo ufficiale del suo intervento questa mattina davanti alla commissione bancaria del Senato americano, rimane tuttavia fiducioso sul potenziale dell’economia sul lungo termine.
“Un enorme sforzo verra’ richiesto per far fronte alla distruzione fisica e umana dopo gli attacchi terroristici che hanno distrutto le torri gemelle e parte del pentagono – ha detto Greenspan – Ma non bisogna perdere di vista le prospettive di lungo periodo che non sono state intaccate in maniera decisiva da questi attacchi”.
Greenspan – come da copione – non ha voluto fare accenno a future manovre di politica monetaria per stimolare l’economia. Dal gennaio 2001, la Fed ha tagliato i tassi d’interesse ben otto volte portandoli al 3%, il livello piu’ basso degli ultimi sette anni.
L’anziano presidente della Fed tuttavia non nasconde la gravita’ degli attacchi e si attende conseguenze ben piu’ forti di quelle derivanti da disastri naturali come uragani e terremoti.
“Gli eventi della scorsa settimana generano grande preoccupazione – sostiene Greenspan – poiche’ mettono a rischio le basi su cui si basa la nostra societa’ e la nostra economia”.
Secondo Greenspan, l’impatto piu’ forte finora si e’ visto sul mercato dei consumatori, “dove molti potenziali acquirenti si sono allontanati dai grandi magazzini” prefernendo attendere segnali piu’ confortanti.
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GREENSPAN: NO A PACCHETTO ECONOMICO AFFRETTATO
(articolo in fase di scrittura)