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GREENSPAN: COMINCIA LA TESTIMONIANZA AL SENATO

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E’ cominciato il consueto appuntamento semestrale del presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, con la commissione bilancio del Senato USA.

Secondo il testo della testimonianza, diffuso alcuni minuti prima dell’inizio, il banchiere centrale afferma che l’attuale surplus delle casse USA “lascia spazio” per una riduzione fiscale.

L’affermazione si discosta dalla posizione ufficiale di Greenspan di alcuni mesi fa e si allinea di piu’ con il programma di tagli fiscali promessi dal neo-presidente statunitense, George W. Bush.

Durante la campagna elettorale presidenziale 2000 terminata lo scorso novembre, Bush aveva promesso un taglio complessivo alle tasse pari a 1.600 miliardi – una cifra che molti ritenevano “impossibile”.

Le parole di Greenspan oggi rendono il progetto piu’ “possibile”.

“Nell’attuale congiuntura, in cui una riduzione fiscale e’comunque ritenuta necessaria nel corso dei prossimi anni, iniziare questo processo prima invece che poi favorirebbe molto la transizione a un equilibrio fiscale di lungo termine”, ha affermato il banchiere centrale.

Questo perche’ i surplus di bilancio USA nei prossimi anni sarebbero destinati ad accumularsi con un tasso di crescita cosi’ elevato da mettere il governo americano nell’invidiabile posizione di poter, allo stesso tempo, ripagare il debito pubblico e operare ingenti sgravi fiscali.

“Gli ultimi dati a disposizione aumentano sostanzialmente la probabilita’ che ci saranno sufficienti risorse per intraprendere, allo stesso tempo, una riduzione del debito e iniziative di riduzione del surplus”, ha detto Greenspan.

Ma il banchiere centrale non ha fatto parola di politica monetaria, almeno all’inizio della testimonianza. Potrebbe essere una scelta oculata per non attizzare fuoco sulle gia’ surriscaldate speculazioni di analisti e operatori di mercato sulla decisione in materia di politica monetaria che la Fed e’ chiamata a fare il prossimo 30-31 gennaio.

(Vedi anche Greenspan: debito Usa ridotto entro 10 anni e Greenspan: ecco il testo originale del discorso)