“Grecia, un default potrebbe contagiare perfino la Francia”. Aiuti: ancora niente accordo
Lussemburgo/Parigi – “La crisi del debito sovrano che attanaglia la Grecia potrebbe diffondersi fino alla Francia”, ha avvertito il ministro delle Finanze del Belgio Didier Reynders in un’intervista pubblicata domenica sera sul sito del quotidiano francese La Tribune, stando a quanto riportato dall’agenzia tedesca DPA.
“Se la Grecia fosse il primo paese a fare default, gli occhi di tutti si rivolgerebbero ad altri paesi come Irlanda, Portogallo, Spagna, Italia, forse Belgio ma anche Francia, dati i livelli dei suoi debito e deficit. Non sappiamo dove il contagio si fermerebbe”, ha affermato Reynders.
L’Irlanda e il Portogallo, insieme alla Grecia, sono state gia’ salvate con pacchetti massicci di aiuti finanziari organizzati dall’Unione Europea, dalla Bce e dal Fondo Monetario Internazionale. Spagna, Italia e Belgio sono state citate sabato scorso come possibili “vittime” di un contagio della crisi greca dal primo ministro lussemburghese e capo dell’Europgruppo Jean-Claude Juncker.
I commenti del ministro delle Finanze del Belgio sono stati divulgati mentre tutti i ministri finanziari dell’Eurogruppo (per l’Italia Giulio Tremonti) erano riuniti a porte chiuse in Lussumburgo per cercare di evitare l’immediato default della Grecia, molto prossimo stando ai livelli di prezzo del CDS (credit default swap) negli ultimi 2-3 giorni.
I ministri delle finanze dei 17 paesi che partecipano all’euro non sono riusciti domenica a superare lo stallo sul rilascio di nuovi fondi ad Atene, pari ad ulteriori €12 miliardi di euro, per evitare il crack della Grecia, che secondo le valutazioni degli operatori di mercato avrebbe conseguenze “devastabti” e pari all’effetto moltiplicato varie volte del crack di Lehman Brothers nel ssettembre 2008. Il rinvio dei colloqui a lunedi’ potrebbe spaventare il mercato valutario e azionario globale. Ieri sera alle 23:30 ora italiana l’euro era quotato sui mercati asiatici a 1,4280 sul dollaro, in ribasso -0,25% rispetto a venerdi’.
“Non ci sara’ nesusn accordo oggi”, ha detto domenica sera Jean-Claude
Juncker, il responsabile dell’Eurogruppo. Il Regno Unito e gli altri 9 paesi europei si uniranno ai colloqui lunedi’ pomeriggio per cercare di trovare una soluzione definitiva.
Intanto oggi, lunedi’, a Berlino il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Shaeuble, ha detto che la partecipazione dei creditori provati nei nuovi aiuti alla Grecia dovra’ essere volontaria per evitare un ‘credit event’. Questo dopo la decisione dei ministri economici dell’Eurozona di rinviare lo sblocco della quinta tranche del prestito di emergenza per Atene.
“La partecipazione dei privati – dice – dovra’ essere volontaria, perche’ se non lo fosse, in base a tutte le regole, si tratterebbe di un credit event e porterebbe a un immediato downgrade delle Grecia”.
Schaeuble, parlando alla radio Deutschlandfunk, ricorda che i 12 miliardi di euro della quinta trance saranno rilasciati solo dopo che Atene avra’ approvato nuove misure di austerity. “Se i greci – aggiunge – non lo faranno, questa strada (il prestito di 12 miliardi di euro, ndr) non sara’ perseguibile”.
Il cosiddetto ‘rollover’ del debito greco, cioe’ la sua sostituzione alla maturazione dei titoli di Stato, e’ controverso e complesso, per cui i ministri europei non sono entrati nel dettaglio delle misure da prendere. Secondo Der Spiegel, Schaeuble e’ pronto a un compromesso con la Bce sul salvataggio della Grecia.