Atene – Non c’è stato alcun annuncio ufficiale. Non sono stati pubblicati termini e condizioni. Ma il sistema bancario greco avrebbe beneficiato di €100 miliardi di liquidità d’emergenza messa in circolo dalla propria banca centrale. Operazione approvata in segreto direttamente dai piani alti della Banca centrale europea, stando a quanto scrive il Financial Times. L’eventuale uscita della Grecia dall’Eurozona porterebbe immediatamente la Bce alla decisione di staccare la spina.
L’utilizzo intensivo di forme alternative di liquidità (emergency liquidity assistance, ELA) è stato ad ora lo strumento più utilizzato (in segreto) per fornire assistenza alle banche dei paesi più deboli, a sua volta per l’Irlanda, ora per la Grecia, dando alla Bce un potere non indifferente nel decidere le sorti dei vari paesi europei.
Uno strumento che la Banca centrale europea utilizza in segreto, anche perché, come sottolinea Luc Coene, Governatore della Banca centrale del Belgio, “non bisogna dire dove si trova la situazione di emergenza, altrimenti non si fa che peggiorare le cose”.
Secondo le stime degli analisti di Barclays, l’ammontare di fondi ELA ora in circolazione dovrebbe eccedere i €140 miliardi, con €96 miliardi per la Grecia, €41 miliardi per l’Irlanda, e €4 miliardi Cipro. Visto il rischio per l’inflazione, un ammontare in eccesso ai €500 miliardi richiederebbe l’approvazione dei 23 Governatori del consiglio Bce.
Sebbene il rischio ricada sulle singole banche centrali, in caso di uscita di un paese dall’Eurozona le conseguenze coinvolgerebbero tutti.