Roma – La crisi greca non può essere risolta senza una svalutazione del debito maggiore ai precedenti accordi, secondo il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schäuble.
“Si sta discutendo sui dettagli. Non devono essere pronti entro il summit dell’Unione, ma i principi devono essere chiari”, ha detto Schaeuble alla TV tedesca ARD.
Alla domanda se fosse possibile un taglio dei rimborsi ai creditori della Grecia fino al 50%-60%, il ministro ha risposto: “Una soluzione duratura al problema greco non esiste senza un taglio, e questo deve essere molto più consistente rispetto a quello precedentemente annunciato in estate”, riferendosi all’accordo raggiunto con percentuale al 21%. La scorsa settimana altre autorità europee avevano parlato di portare il valore al 30%-50%.
“È normale che vogliamo, se possibile, ottenere un accordo con le banche. Ecco perché ne discuteremo assieme. Ma deve essere chiaro, ci deve essere partecipazione sufficiente a risolvere il problema Grecia. Questo è il punto più complesso”.
“La Grecia non è un problema per le banche francesi”, ha detto Christian Noyer, Governatore della Banca di Francia, durante un’intervista alla radio RFI e al canale televisivo TVMonde. Una svalutazione del debito maggiore al 21% è “probabilmente” necessario, ha aggiunto, confermando comunque che gli istituti francese riusciranno a sostenere il maggiore costo. Il debito greco nei libri delle banche sarebbe di circa €8 miliardi, mentre gli utili nella prima metà del 2011 erano sugli €11 miliardi. “Non sarà necessario che lo stato intervenga”.
In aggiunta sugli altri paesi: “Possiamo escludere un default da parte dell’Italia e della Spagna, e dobbiamo escludere anche il default di Irlanda e Portogallo. Il problema è l’incertezza che si è creata dalla situazione in Grecia, perché si è dovuta richiedere una riduzione del debito agli investitori. Questo ha creato incertezza nei mercati”.