Il miliardario egiziano Naguib Sawiris, che in Italia controlla Wind, raggiunge un accordo per l’acquisizione di Tim Hellas, in un’operazione che valuta il terzo operatore di telefonia mobile greco circa 3,4 miliardi di euro. Lo riferisce Bloomberg News citando un comunicato.
Sawiris, attraverso la holding Weather Investments, pagherĂ 500 milioni di euro e si accollerĂ un debito netto pari a 2,9 miliardi di euro. A vendere sono i fondi Apax Partners Worlwide e Texas Pacific Group, che acquisiscono Tim Hellas da Telecom Italia due anni fa per 1,4 miliardi di euro in totale.
Tim Hellas può contare su 3,7 milioni di abbonati, aumentati anche grazie all’acquisizione di Q-Telecom. Le due società combinate, secondo le cifre fornite da Tim Hellas sul proprio sito Internet, registrano un aumento delle vendite del 12 per cento a 306 milioni di euro nel terzo trimestre dello scorso anno. Il margine operativo lordo cresce così del 36 per cento a 116 milioni. Gli analisti si attendono che, per il 2006, il margine operativo lordo si attesti sui 380 milioni.
Nel maggio scorso Sawiris dichiara l’intenzione di espandersi ancora in Italia e in Grecia. Del resto, lo stesso patron di Orascom già può disporre di una quota di controllo in Tellas Telecommunications, il secondo operatore di telefonia fissa in Grecia.
Intervistato poi da Bloomberg News, Sawiris si dichiara “ancora interessato” agli asset di Tiscali. “Siamo ancora interessati – sottolinea – ma molto dipende da quello che faranno da parte italiana”.
Dopo l’acquisto di Tim Hellas annunciato ieri, passerà però del tempo prima di una nuova operazione di allargamento in Europa, spiega Sawiris. “Ci piace sempre prenderci un anno o un anno e mezzo dopo un’acquisizione del genere per guardarci intorno ed esaminare le varie opzioni”, spiega, aggiungendo che “esiste una sinergia per combinare il traffico internazionale tra Wind, Orascom Telecom e Tim Hellas, visto che stiamo costruendo un cavo tra Italia e Grecia e tra la Grecia e l’Egitto”. Sawiris esprime un interesse per Tiscali a dicembre scorso affermando che, nel caso ci fosse stata un’opportunità su un operatore di piccole dimensioni come Tiscali, l’avrebbe considerata.