(Teleborsa) – La Grecia supera brillantemente i primi esami di “riparazione”. Secondo quanto emerso dalla visita di un team composto da membri della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale, svoltasi ad Atene dal 26 luglio al 5 agosto, il programma di risanamento fiscale della penisola ellenica ha avuto una “robusta partenza”. I criteri ad oggi stabiliti stati tutti incontrati, grazie ad una vigorosa implementazione dei piani fiscali e all’avanzamento più veloce del previsto di alcune riforme. Questo, in sintesi, quanto emerso dall'”ispezione” delle tre autorità da poco conclusa, che però hanno precisato che nonostante la buona partenza “rischi e sfide non sono finiti”. Il PIL, si legge in una nota congiunta di BCE, UE e FMI, è stimato in calo del 4% nel 2010 e del 2,5% nel 2011. Per quanto riguarda il tema fiscale i target generali di deficit sono stati rispettati. Per i futuro è comunque fondamentale stringere sui costi e migliorarne il monitoraggio. Per quanto riguarda il settore finanziario, le autorità approvano la revisione strategica del settore bancario commissionata dal governo. “Progressi impressionanti per quanto riguarda le riforme strutturali”, si legge ancora. Il prossimo passo sarà l’approvazione da parte di BCE, UE e FMI della seconda tranche di aiuti per un totale di 9 mld di euro (6,5 mld da UE, 2,5 mld da FMI). La nuova verifica è programmata per il mese di ottobre.