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Grecia: anticipazioni e rumor sulla seconda fase del salvataggio

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato ieri sono saliti su tutta la curva governativa e swap, mentre sui periferici si è registrato un calo ad eccezione di Grecia ed Irlanda. Sulla Grecia ha pesato la riduzione del rating di Moody’s che ha portato il suo giudizio sul debito ellenico a CAA1, ovvero due gradini sopra il default. Secondo quanto riportato dalla Reuters, la riunione dello scorso mercoledì a Vienna del comitato economico e finanziario (organo tecnico dei ministri finanziari dell’area Euro) avrebbe portato ad un accordo di massima su un nuovo piano triennale per la Grecia con scadenza a metà 2014.

L’accordo sarebbe arrivato dopo un compromesso raggiunto tra la posizione tedesca e quella Bce sul tema della ristrutturazione del debito greco in scadenza. In particolare il compromesso prevederebbe un accordo informale con le banche europee detentrici di titoli greci affinché procedano al mantenimento della loro esposizione sulla Grecia, con successivo rinnovo volontario dei titoli in scadenza.

Il portavoce della commissione Ue Altafaj, ha ricordato che l’accordo definitivo non potrà arrivare in ogni caso prima della riunione dei ministri finanziari del 20 giugno. Oggi terminerà la missione del Fmi, Ue e Bce, le cui informazioni porteranno la prossima settimana a decidere se rilasciare o meno la quinta tranche da 12 Mld€ (di cui 3,3Mld a carico del Fmi e la restante parte a carico dei governi dell’area) del prestito da 110 Mld€.

Oggi il primo ministro greco Papandreou, si incontrerà con Juncker, presidente dell’eurogruppo, per illustrare la nuova manovra da 6,4 Mld€. Oltre al taglio della spesa da 6,4 Mld€ prevista per quest’anno, Papandreou discuterà della strategia di medio termine che comprenderebbe una manovra da 22 Mld€ e la vendita di 50 Mld€ di asset pubblici entro il 2015. Trichet In occasione del premio Carlomagno, ha proposto la creazione del ministero delle finanze dell’Unione.

Intanto in Irlanda il l’agenzia per il debito ha dichiarato che il paese potrebbe provare a tornare sul mercato nel terzo trimestre del 2012. Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente stabili ieri, dopo il forte calo registrato lo scorso mercoledì in concomitanza con dati macro che hanno segnalato la possibilità di un rallentamento della crescita. In particolare l’indice Ism manifatturiero di maggio si è posizionato sui minimi da settembre 2009.

L’agenzia di rating Moody’s ha ieri dichiarato che metterà sotto osservazione il rating sul debito Usa, nel caso in cui i membri del Congresso non riusciranno a trovare una forma avanzata di accordo sul tema dell’innalzamento del tetto del debito entro metà luglio. Allo stesso tempo, la stessa agenzia ha annunciato che potrebbe procedere ad una revisione al ribasso del rating di alcune delle più importanti banche Usa, nell’ipotesi che la riforma finanziaria Dodd-Frank, comporti in futuro una riduzione della probabilità di intervento governativo in caso di difficoltà.

Oggi l’attenzione è interamente focalizzata sui dati sul mercato del lavoro di maggio, importanti per comprendere le possibili manovre future della Fed dopo l’annuncio a fine aprile dell’arresto del secondo piano di acquisti di asset a giugno. Il consensus di Bloomberg News relativo agli occupati nel settore non agricolo, è stato rivisto al ribasso ieri (attualmente pari a 165.000 unità) dopo i dati ADP inferiori alle attese.

Valute: euro in apprezzamento sulla scia del clima di maggiore fiducia sui mercati riguardo la situazione greca. Il cross si è spinto fin sopra quota 1,45 per poi ritracciare lievemente. Nel pomeriggio si potrebbe assistere ad una certa volatilità in seguito alla pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa. Prima resistenza in area 1,45, supporto a quota 1,44/1,4420. Yen in lieve deprezzamento durante la notte sulla scia della debolezza della borsa nipponica. Il cross verso dollaro continua a rimanere sotto quota 81, mentre quello verso euro risulta influenzato prevalentemente dai movimenti dell’eurodollaro. Prima resistenza a 117,50 e supporto in area 116.

Sul fronte politico, ieri il Primo Ministro nipponico ha reso noto che potrebbe presentare le proprie dimissioni una volta che il Paese avrà superato la fase peggiore legata al disastro nucleare. Da segnalare inoltre un nuovo record storico dello yuan cinese nei confronti del dollaro.

Materie Prime: giornata di rialzo per le commodity agricole e di ribasso per i metalli industriali. Lo zucchero guadagna il 4,7%, mentre il cotone è salito del 2% per i timori che avverse condizioni meteorologiche diminuiscano il raccolto negli Usa. In rialzo il grano (1,4%) dovuto alla probabilità che il ripristino delle esportazioni russe dal prossimo 1 luglio, non sia sufficiente a soddisfare la domanda mondiale. Tra gli energetici rialzo del 3,6% del gas naturale, per un aumento delle scorte minore del previsto. In ribasso del 2% il rame, dopo i deludenti dati sul settore manifatturiero sia in Cina che Usa. In ribasso i preziosi con l’argento che perde il 4%.

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