Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva governativa e swap, a fronte di un calo dei listini azionari. In lieve rialzo invece lo spread italiano e spagnolo. Salgono i depositi presso la Bce (200,9 Mld€ da 198 Mld€ di lunedì).
La sessione di ieri è stata caratterizzata dall’attesa per la riunione dei leader di stato e governo di oggi, che in parte è stata disillusa quando durante il pomeriggio è stato annunciato che oggi non ci sarà più la riunione dei ministri delle finanze dell’area che doveva precedere quella dei capi di governo.
Oggi in Germania il Bundestag voterà una mozione della Merkel che contiene la proposta di un ulteriore potenziamento del fondo Efsf attraverso una leva finanziaria, la previsione che la Bce dovrà terminare il programma di acquisto di bond una volta che il fondo Efsf sarà operativo e si rispetti l’indipendenza dell’istituto. La proposta non dovrebbe incontrare ostacoli nell’approvazione.
Relativamente alla partecipazione dei privati al secondo piano greco, alcuni funzionari dell’area, come riportato da Reuters, riferiscono che non è stato ancora deciso un livello preciso di haircut che dovrebbe comunque collocarsi tra il 50%-60%. Secondo le fonti, l’area Euro non ha l’autorità legale sulle questioni relative alla ristrutturazione del debito greco, che resta principalmente una questione tra Atene ed i suoi creditori.
Oggi il governo italiano presenterà alla riunione dei capi di stato una lettera con gli impegni del paese in merito alle riforme sulla crescita richieste dall’Ue. Non è escluso che dopo la riunione di oggi venga indetto un vertice tra i ministri finanziari dell’area.
Il membro dimissionario della Bce, Stark, in mattinata ha ribadito che il programma di acquisto di bond della Bce disincentiva i governi a rispettare gli obiettivi di bilancio.
Oggi è attesa l’operazione di rifinanziamento della Bce a 3 e 12 mesi e quella in dollari ad una settimana.
In Italia infine è attesa l’asta sui Bot a sei mesi per 8,5 Mld€ e Ctz per 2 Mld€.
Negli Usa tassi di mercato in forte calo sulla parte a lunga della curva in un contesto negativo per i principali listini azionari.
Gli indici hanno infatti chiuso in calo con il movimento al ribasso che si è intensificato nell’ultima ora di contrattazione a dimostrazione del nervosismo che aleggia tra gli operatori in attesa di nuovi sviluppi dall’altra parte dell’oceano.
Il flusso di trimestrali deludenti provenienti prevalentemente dal settore tecnologico, unito ad un dato sulla fiducia dei consumatori attestatosi ad ottobre ai livelli minimi da aprile 2009, hanno contribuito a penalizzare l’umore degli investitori. È’ importante comunque evidenziare all’interno del dato un lieve recupero della componente “hard to get job” legata alle aspettative occupazionali.
Sul fronte politico, il presidente Obama è pronto a presentare il piano per facilitare i circa 36 Mln di americani che hanno contratto un “prestito studenti” a ripagarlo. Il piano prevede: un’accelerazione dell’introduzione del tetto del pagamento della rata al 10% del reddito a partire dal prossimo anno anziché dal 2014; una riduzione del tasso applicato di 50 pb.
Nell’after hour la trimestrale di Amazon è stata accolta negativamente, con il titolo in calo di circa il 15%.
Valute: dopo la giornata di ieri molto volatile per la moneta unica per il susseguirsi di notizie contrastanti circa la risoluzione della crisi, stamani l’euro è stabilmente sopra quota 1,39 in attesa della riunione di oggi pomeriggio. Supporto di breve collocato a quota 1,3850, resistenza a 1,40; solo una sua eventuale rottura insieme a notizie positive provenienti da Bruxelles potrebbero consolidare il trend rialzista.
Yen in apprezzamento vs dollaro con il cross che ha toccato un nuovo minimo dal dopoguerra a 75,74. Nonostante le autorità giapponesi continuino a minacciare un possibile intervento sul mercato, per adesso si limitano a monitorare. L’euro/yen continua a esibire bassa volatilità: supporto a 105 e resistenza a 106,50. Secondo il quotidiano Nikkei, la BoJ stanotte potrebbe discutere di ulteriori misure accomodanti di politica monetaria per mitigare l’impatto dello yen sulle imprese. Yuan cinese in prossimità dei massimi da 17 anni vs dollaro nonostante il premier Wen abbia aperto alla possibilità di misure di stimolo.
Materie Prime: forti rialzi dei metalli preziosi con l’argento cresciuto del 4,5% e l’oro del 2,9%. Quest’ultimo è tornato sopra i 1700$/oncia. Bene anche gli energetici con il Wti (+2,1%) che continua a fare meglio del Brent (-0,5%) negli ultimi giorni. In calo i metalli industriali guidati dal piombo (-2,8%). Tra gli agricoli forte ribasso del caffè (-5,7%).
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