Mercati

Grandi fondi ancora esposti alla Cina: “non abbiamo scelta”

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

NEW YORK (WSI) – Il rallentamento dell’economia cinese non spaventa i grandi fondi, che continuano a mantenere forte esposizione nei confronti del mercato. Se non altro perché come dice Adrian Orr, numero uno di New Zealand Superannuation Fund, fondo pensione che gestisce asset per 29,5 miliardi di dollari, “non abbiamo altra scelta”.

“la Cina è senza dubbio un asset critico nel portafoglio di qualsiasi investitore. Noi continuiamo ad avere una forte esposizione nei confronti del paese e questo non ci preoccupa più di tanto” ha continuato Orr, specificando di avere nei confronti dei paesi emergenti una view positiva (oveerweight), con una percentuale del capitale investito pari al 12% del totale. “Non ci sono alternative, la Cina è senza discussione una delle locomotive della crescita mondiale”.

Dichiarazioni che arrivano a pochi giorni dall’ennesima revisione al ribasso sulle stime di crescita del paese. L’ultima in ordine cronologico è arrivata dalla Banca Asiatica di Investimento che ha tagliato le stime sulla crescita cinese per il 2015 a 6,9% dalla precedente previsione di +7,2% e contro il +7,3% del 2014.

L’indice della Borsa di Shanghai ha perso circa il 40% dai massimi toccati a inizio anno. L’economia cinese sta rallentando e l’indice manifatturiero è sceso ai minimi di 78 mesi, sui livelli di marzo 2009.

(mt)