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GRAN RIALZO A WALL STREET GRAZIE BERNANKE, LEHMAN

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Petrolio in caduta libera in chiusura di seduta regolare a New York, -6,58 dollari a $114,6, il piu’ forte ribasso degli ultimi 4 anni. Inoltre il presidente della Fed Ben Bernanke lascia intendere che la banca centrale non sta pensando ad alcun ritocco dei tassi di interesse e si dice “incoraggiato” dal calo delle quotazioni petrolifere e dalla crescente stabilità del dollaro. Infine la Korea Development Bank (Kdb) valuta l’acquisizione di Lehman Brothers (e il titolo sale +13% dopo aver perso quest’anno circa -80%). Cosi’ Wall Street brinda archiviando l’ultima seduta della settimana in territorio ampiamente positivo. Il Dow Jones avanza dell’1,71% a 11.625,38 dollari, il Nasdaq sale dell’1,42% a 2.414,71 dollari, mentre lo S&P 500 segna un progresso dell’1,12% a 1.292,05 punti.


Da notare che i volumi sono molto bassi, visto che soltanto 888 milioni di azioni sono state trattate al New York Stock Exchange, il minimo assoluto dallo scorso 26 dicembre. Secondo Bloomberg il volume questa settimana e’ stato -35% al di sotto della media annuale.

Gli analisti mettono in evidenza che il crollo del 54% dell’S&P 500 Financials Index dal picco del febbraio 2007 fino al 15 luglio di quest’anno e’ stato il piu’ forte ribasso del comparto in 46 anni, stando ai dati Birinyi Associates.

Unica nota stonata nelle seduta Fannie Mae e Freddie Mac, che continuano a restare sotto pressione a causa della decisione di Moody’s di tagliare il rating sulle azioni privilegiate al livello più basso del cosiddetto ‘investment grade’, vale a dire il quoziente di affidabilità. Freddie chiude di nuovo in calo, -9,21% a $2,87, mentre Fannie sale del 2,68% a $4,98.

Lehman Brothers, da tempo nell’occhio del ciclone tanto da essere individuata da più parti come il soggetto finanziario di rilevante importanza destinato a cadere sotto la crisi, di cui hanno parlato più di un analista negli ultimi tempi, vola spinta dal possibile salvataggio da parte di Kdb.

Se Lehman si salvasse, a quel punto verrebbe meno una delle maggiori preoccupazioni della Borsa, considerato anche che ben difficilmente il Governo statunitense eviterebbe di salvare Fannie Mae e Freddie Mac, qualora la situazione precipitasse ulteriormente per le due agenzie. Lehman Brothers è quindi l’anello debole della crisi; se supererà le attuali difficoltà, tutto il comparto ne beneficerà e di conseguenza anche la Borsa. Jp Morgan e’ salita del 3,78% a $37,63 e Merrill Lynch ha segnato un progresso del 3,49% a $25,19.

Oggi il petrolio inoltre ha ripreso a scendere e questo è quanto si auspicano un po’ tutti, dai Governi, ai consumatori, ai mercati, anche le stesse compagnie petrolifere, che temono un’eccessiva contrazione della domanda. Beneficiano del calo del greggio l’industria automobilistica e quella aerea. General Motors guadagna il 5,24% a $10,44, mentre Ford sale dello 0,90% a $4,46. Delta segna un progresso dell’8,46% a $8,57 e UsAirways mette a segno un maxi-rialzo del 14,26% a $7,77.

Sul valutario l’euro è scambiato a 1,4774 dopo la chiusura di Wall Street.