ROMA (WSI) – Per ridare nuovo vigore al mercato dei mutui e scongiurare il rischio di un’ulteriore contrazione del settore edilizio, Abi e Ance – Associazione Bancaria Italiana e Associazione nazionale costruttori edili – hanno lanciato una proposta che proprio in questi il Governo sta vagliando.
Nel Decreto in via di approvazione, uno dei punti chiave è il rilancio dei covered bond, la cui emissione sarà regolata dalla Cassa Depositi e Prestiti. Si tratta di obbligazioni bancarie dal duplice scopo di agevolare le famiglie nell’immediato, per quanto riguarda l’accesso ai finanziamenti con finalità immobiliari, e incrementare la liquidità bancaria sul medio e lungo periodo, al fine d’intervenire sul mercato creditizio, corroso dalla difficoltà di accesso al credito.
Il rilancio dei covered bond, però, è uno solo dei provvedimenti sul tavolo di discussione. Insieme a questo figura, nel più ampio ambito del “Decreto del Fare”, anche l’abbassamento della soglia minima per il credito d’imposta – attualmente fissato a 500 milioni di euro – che dovrebbe agevolare il finanziamento di infrastrutture pubbliche da parte di privati.
Si parla di rilancio poiché il credito d’imposta è uno strumento introdotto già dalla precedente legislatura, ma finora limitato – e limitante – per via del requisito del raggiungimento di una soglia minima per poter beneficiare di detrazioni fiscali.
Insieme al provvedimento per sbloccare i mutui casa e allo svincolo di fondi per la realizzazione di una serie di piccole opere infrastrutturali – già previsto in passato, ma mai completamente avviato – il credito d’imposta è stato compreso nel pacchetto di misure che Paolo Buzzetti, Presidente dell’Ance, ha definito “la miccia per far ripartire il settore dell’edilizia”.
Queste tre misure – credito d’imposta, mutui casa e avvio delle piccole opere – dovrebbero costituire quella che il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, chiama «la miccia per far ripartire il settore dell’edilizia».
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