Società

GOOGLE, PRESTO
LA QUOTAZIONE
A WALL STREET

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Sembra avvicinarsi il momento della quotazione in Borsa per Google, il motore di ricerca su Internet più utilizzato al mondo. Secondo quanto riportato dal New York Times, l’indagine sulla società commissionata ad un auditor indipendente ha certificato la compatibilità
dell’azienda con i requisiti richiesti dalla legge Sarbanes-Oxley, la norma anti mele marce varata dopo gli scandali di Enron e Worldcom.

L’esito positivo del rapporto – chiesto ed atteso dagli stessi vertici di Google – dovrebbe mettere in moto il meccanismo della quotazione da parte della Internet Company la quale, come primo passo, dovrà inviare alla Sec, l’organo di vigilanza della Borsa americana, una richiesta di ammissione al mercato.

In base a quanto appreso dal New York Times, il possibile via libera al processo di collocamento potrebbe giungere già nei prossimi giorni nel corso di un consiglio di amministrazione fissato da Google mentre l’offerta pubblica iniziale dei titoli della società dovrebbe cadere verso l’ultima settimana di aprile.

L’indagine interna da parte di un auditor – come quella commissionata da Google – non è uno dei requisiti richiesti dalla Sec per quotarsi tuttavia, molte aziende pronte al grande salto vi fanno ricorso: un motivo in più, viene osservato, per credere ad un avvicinamento di Google alla Borsa.

L’ingresso sul mercato della società – mai commentato ufficialmente dai suoi vertici – rappresenterebbe uno dei collocamenti più importanti degli ultimi anni (gli analisti stimano un valore di mercato intorno ai 20 miliardi di dollari) ed un tuffo nel passato quando le società della new-economy sbarcavano trionfalmente in Borsa raccogliendo cifre da
capogiro.

Sempre a giudizio del New York Times, il collocamento di Google – nata sei anni fa da una intuizione degli studenti Larry Page e Sergey Brin – dovrebbe essere curato da candidate di spicco come Jp Morgan e Goldman Sachs.