(Teleborsa) – Riflettori puntati sulla testimonianza dei vertici di Goldman Sachs davanti alla Commissione d’inchiesta permanente del Senato americano guidata dal senatore democratico Carl Levin. La testimonianza, ancora in corso, si svolge dopo che la Sec, la Consob statunitense, ha accusato il colosso bancario americano di frode. Il senatore Levin nel lungo discorso che ha preceduto le deposizioni dei dirigenti di Goldman ha dichiarato che il colosso americano ha tratto profitto dai suoi clienti. “Goldman Sachs” ha detto Levin “ha fatto prestiti promettendo guadagni” ma sopratutto vendendo strumenti finanziari legati al mercato dei subprime, che la banca sapeva a rischio non avvisando in maniera chiara i propri clienti dell’azzardo a cui questi andavano incontro. “Il rischio c’era e sarebbe dovuto essere esposto ai clienti ma così non è stato.” Ha detto il senatore Levin. Goldman Sachs vendeva questi strumenti come sicuri ma questi sono diventati una piccola parte del grande caos creato dalla crisi subprime. A difendersi da queste accuse anche colui che avrebbe ideato gli strumenti incriminati: Fabrice Tourre che ha smentito “categoricamente le accuse di truffa della Sec” nei confronti dei propri clienti. Goldman Sachs non ha mai fatto operazioni speculative sul mercato subprime e i clienti erano a conoscenza dei rischi.