(Teleborsa) – A maggio, il fabbisogno di energia elettrica in Italia, seppur inferiore nel livello a quello del 2005, ha tuttavia continuato a dare segnali di una timida ripresa su base annua, a froonte di un’offerta che resta elevata. Gli acquisti di energia elettrica sono stati sostenuti soprattutto nelle aree settentrionali del Paese più duramente colpite dalla crisi economica (+5,4% nel Nord, +7,1% nel Centro Nord). Le vendite nazionali hanno segnato un buon ritmo di crescita (+4,8%), traendo vantaggio anche della riduzione dell’energia importata dall’estero (-5,3%). Da sottolineare anche la crescita su base annua delle contrattazioni over the counter. volumi di energia elettrica scambiati nel Sistema Italia, pari a 25,8 milioni di MWh, hanno segnato un aumento su base annua del 3,3%. Nella borsa elettrica italiana il prezzo di acquisto dell’energia elettrica (PUN) ha registrato un modesto aumento tendenziale (+0,85 €/MWh) ed una riduzione di quasi 10 €/MWh della differenza con i prezzi medi delle altre borse europee rispetto a maggio 2009. In calo la liquidità della borsa elettrica, attestatasi al 61%. I prezzi di vendita hanno evidenziato dinamiche differenziate a livello territoriale, con variazioni più contenute nelle zone continentali e più consistenti in quelle insulari. Nel dettaglio, prezzi sostanzialmente invariati al Centro Nord (-0,4%) ed al Centro Sud (-0,5%), in lieve crescita al Nord (+1,5%) ed in calo al Sud (-4,5%).