(Teleborsa) – A novembre gli scambi di energia elettrica nel Sistema Italia sono tornati a crescere (anche se con un modesto +0,8% su base annua), attestandosi a 26,7 milioni MWh, dopo il rallentamento registrato nei mesi precedenti. L’energia scambiata nella borsa elettrica, pari a 16,7 milioni di MWh, ha segnato una flessione del 7,4%, quella scambiata con contratti O.T.C. registrati sulla PCE, pari a 10,0 milioni di MWh, è invece cresciuta del 18,3%. La maggiore domanda elettrica, sostenuta dagli acquisti nazionali (+1,6%), è stata coperta dalle importazioni (+4,3%), con le vendite di energia elettrica dalle unità di produzione nazionali ferme sul livello del 2009. La liquidità del mercato elettrico, in crescita rispetto ai mesi precedenti, ha però ceduto 5,6 punti percentuali su base annua attestandosi a 62,5%. Il prezzo di acquisto dell’energia elettrica nella borsa italiana (PUN), pari a 61,38 €/MWh, ha segnato una flessione di 4,40 €/MWh su ottobre ed un aumento di 7,46 €/MWh su base annua (+13,8%), riducendo però il differenziale con i prezzi delle altre borse europee a circa 12 €/MWh, livello minimo da inizio anno.
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