Negli ultimi giorni abbiamo assistito allo smorzarsi delle tensioni sul mercato dei titoli di stato, con lo spread Btp/Bund che si è attestato a quota 130 punti base, ben al di sotto dei 200 punti base toccati agli inizi di gennaio.
In calo anche i differenziali degli altri spread in Europa. Oltre alla maggiore fiducia sul coordinamento delle autorità europee nel risolvere la crisi, c’è però un altro motivo che un articolo di Reuters mette ben in evidenza.
La verità è che dietro alle minori preoccupazioni c’è, in effetti, un deciso cambio di strategia degli hedge fund. Questi avrebbero scelto infatti di rinunciare a fare troppo trading sui cds, come sottolinea Jeff Holland, co-fondatore del fondo di hedge fund Liongate. “I maggiori fondi sono davvero cauti nel trattare i cds. Non vogliono trovarsi sulle pagine dei quotidiani, e diventare un problema per la loro base di clienti”.
Gli hedge fund preferiscono dunque tornare a fare trading su bond più ortodossi, preoccupati di essere visti come gli artefici dell’eventuale crack di un paese europeo. D’altronde, da più parti si afferma che il settore dei fondi speculativi necessita di maggiori regole. E i leader più importanti dell’Unione europea sono stati più volte ben chiari nel colpevolizzare i cds, che permettono agli investitori di speculare sul default di un paese più che proteggere il paese stesso da un tale rischio.