Creare un ministero delle Finanze nell’Eurozona per gestire la politica economico-finanziaria della regione. A lanciare la proposta è Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, nel corso di un discorso nella città tedesca di Aachen (Aquisgrana) dove ha ricevuto il premio Carlo Magno per l’unità europea. “Sarebbe una mossa troppo azzardata – si chiede Trichet – istituire nell’unione un ministero delle Finanze, visto che già esistono un mercato unico, una moneta unica e una banca centrale?”.
Secondo Trichet, l’eventuale ministero europeo “non dovrebbe necessariamente gestire un ampio budget federale”, ma sarebbe responsabile per “la vigilanza di politiche fiscali e di competitività”, avrebbe “la responsabilità diretta dei Paesi “sotto stress” da un punto di vista fiscale e il compito “di eseguire tutte quelle funzioni esecutive” che riguardano “l’integrazione del settore finanziario dell’unione”.
Nel suo ragionamento, Trichet ha fatto riferimento al caso della Grecia: nel caso in cui un paese che già fa ricorso agli aiuti internazionali fallisca gli obiettivi dei piani di aggiustamento fiscale – ipotizza il presidente Bce – dovrebbe intervenire “una seconda fase” nella quale potrebbero essere attribuiti “poteri più ampi e decisivi alle autorità dell’eurozona nel determinare le politiche economiche di questi paesi, nel caso in cui queste “vadano pericolosamente alla deriva”.
Le autorità dell’eurozona. aggiunge Trichet, potrebbero avere “il diritto di veto su alcune decisioni di politica economica a livello nazionale” con un tale tipo di regime. Nel dettaglio, si potrebbe applicare un diritto di veto “sulle principali voci di spesa del bilancio e su quegli elementi essenziali per la competitività del paese, ma anche “responsabilità dirette” su quei paesi investiti dalla crisi del debito sovrano. Un eventuale ministro delle finanze dell’eurozona, ha spiegato ancora Trichet, non avrebbe bisogno di un portafoglio federale pesante, ma di poteri decisionali in materia di sorveglianza e di veto e rappresenterebbe il blocco valutario dell’eurozona nelle grandi istituzioni internazionali.
E’ “necessario”, ha ribadito Trichet, rafforzare le istituzioni europee così come “le regole economiche e fiscali” dell’area. Questo salto di qualità della governance europea, più volte richiesto dall’Eurotower, deve avvenire “ora”, ha detto Trichet. Parlando poi delle difficoltà attuali dell’unione monetaria, Trichet ha detto che “non c’è una crisi dell’euro” e che l’obiettivo primario della Bce è “la stabilità dei prezzi”, mentre la decisione di concedere liquidità illimitata al sistema alle aste settimanali di rifinanziamento è di natura “eccezionale”.