(9Colonne) – Roma, 13 lug – Il Senato dà il via libera al ddl Mastella per la riforma dell’ordinamento giudiziario. Una votazione rapida e avvenuta in largo anticipo sui tempi previsti da Palazzo Madama, alla luce dell’assenza degli esponenti dell’opposizione che, nella loro quasi totalità, hanno abbandonato l’Aula dopo la discussa votazione sull’emendamento Manzione. Il testo passa ora alla Camera ma le polemiche sono destinate a proseguire a lungo. A far discutere, oltre al rapido via libera per alzata di mano al ddl Mastella, anche e soprattutto il voto sull’emendamento proposto dal senatore ulivista. L’Aula del Senato, infatti, aveva respinto in precedenza per un solo voto, 157 no, 156 sì e 2 astenuti, il testo proposto dal senatore diellino che chiedeva la presenza degli avvocati nei consigli giudiziari. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, aveva minacciato le dimissioni se fosse passato questo emendamento. Roberto Manzione (Dl) ha votato con la Cdl, ma è stato determinante il voto contrario dei senatori a vita, Rita Levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro e Emilio Colombo che hanno votato con l’Unione. Il senatore della maggioranza, Willer Bordon si è astenuto insieme al senatore a vita, Giulio Andreotti. Nuccio Cusumano, capogruppo dell’Udeur al Senato, non è riuscito a dare il suo voto contrario per un difetto del sistema elettronico. Così, la già esile maggioranza dell’Unione, si è assottigliata ad un solo voto in più, calcolando il fatto che erano assenti due senatori per parte politica. La Cdl, eccetto il gruppo del Carroccio, ha abbandonato l’Aula per protesta, contestando all’Unione di non avere più la maggioranza politica e chiedendo l’intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
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