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Giustizia: Fini ammette, rischio di crisi di governo

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Il Lodo Alfano non diventerà un pretesto per aprire una crisi di governo ma di certo, è la convinzione di Gianfranco Fini, su alcune questioni che riguardano la giustizia, «la possibilità che ne scaturisca una crisi di governo c’è».

«NON SI PUNISCA LA MAGISTRATURA» – Il presidente della Camera e leader di Fli ha affrontato il tema assai spinoso della riforma della giustizia durante un’intervista all’emittente televisiva Antennatre Nordest (che ne ha anticipato alcuni passaggi).

«Noi non crediamo che si possa o si debba riformare la giustizia punendo la magistratura – ha sottolineato Fini nell’intervista che andrà in onda martedì mattina -. La magistratura non deve essere sottoposta, uso questa espressione, ad altri poteri e quindi nemmeno a quello esecutivo. Questo è un rischio concreto. Mi auguro non si concretizzi».

«LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI» – Nel suo intervento nel capoluogo lombardo, dove Fli ha organizzato una manifestazione con i quadri lombardi del nuovo partito di Fini, il presidente della Camera ha poi ribadito il suo «no» alla reiterabilità del Lodo Alfano, punto rispetto al quale lo stesso Guardasigilli ha parlato in giornata di «questione non vitale».

Garantire la funzione e non la persona è «sacrosanto», secondo Fini. «La legge – ha detto il numero uno di Fli -, piaccia o no, è uguale per tutti. Noi vogliamo tutelare la funzione del presidente del Consiglio e non la persona. Questo significa che i processi devono essere sospesi ma non certo annullati e per questo siamo contrari alla reiterabilitá del Lodo Alfano».

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