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(WSI) – Quasi 21.850 euro lordi annui al momento dell´assunzione; 23.140 euro al termine di un anno di lavoro per passare a 25.490 dopo 24 mesi e a 27.640 euro a tre anni dall´«ingaggio». Ecco quanto guadagnano in media i neolaureati al loro ingresso nel mondo del lavoro. Una retribuzione non trascurabile (1.245 euro netti in busta appena assunti e 1.525 dopo 3 anni) ma che risente anch´essa della crisi.
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Rispetto al 2004, infatti, il compenso lordo del primo anno di lavoro è sceso dello 0,7% (era di 22.036 euro). Per chi invece è arrivato al terzo anno di lavoro il calo è stato più sensibile: -2,6% (era di 28.370 euro).
«In ogni caso», sottolinea Paolo Citterio, presidente Gidp, l´associazione dei direttori delle risorse umane, «nel giro di un triennio si registra un aumento retributivo di ben il 26,5%».
La quinta indagine sui neolaureati effettuata da Gidp assieme al sito di recruitment Monster.it su un campione di 106 medie e grandi aziende e su 1.010 giovani neolaureati utenti di Monster ha sfatato molto miti. Come il voto di laurea, che viene preso in considerazione solo dal 13% delle aziende per determinare la retribuzione d´ingresso. Al contrario ben il 48% delle imprese versa una busta paga più pesante a chi ha avuto un´esperienza di studio in una Università estera: rispetto al 2004 c´è un aumento di oltre 20 punti. Certo, i due campioni non corrispondono (quest´anno le ditte coinvolte sono aumentate del 35%) tuttavia si tratta di un segnale importante. Un «premio» in denaro per chi si è laureato nei tempi previsti è corrisposto dal 33% delle aziende mentre il 44% gratifica chi ha un Master.
A pagare meglio i neoassunti sono il settore chimico-farmaceutico e l´hitech con un salario d´ingresso di 23.670 euro lordi che sale a 30.818 euro dopo 36 mesi. Maglia nera per il raggruppamento commercio-credito-servizi con una forchetta compresa fra 20.893 e 26.248 euro lordi mentre i metalmeccanici e l´impiantistica si trovano in una fascia intermedia: 21.702 euro appena assunti, 27.136 tre anni dopo. Quanto alle aree in cui gli stipendi sono più elevati non ci sono dubbi: commerciale (38% delle buste-paga superiori alla media); mentre il 24% dei compensi sia della ricerca e sviluppo, sia del marketing e della comunicazione sono nella fascia più alta.
Riguardo ai contratti preferiti dalle imprese, osserva Citterio, assistiamo al rapido tramonto del tempo indeterminato proposto solo al 15% dei ragazzi (-5% sul 2004). Vanno alla grande invece sia le offerte di stage e tirocinio (29%) in aumento del 5 per cento sull´anno scorso sia i contratti a progetto (22%) che hanno registrato un vero boom nel 2005 (+8%). Al contrario calano di cinque punti le offerte di tempo determinato assestandosi al 19%.
Quanto alla carriera il passaggio dei neolaureati ad una categoria superiore avviene nel 94% dei casi entro due anni mentre i più svegli sono promossi nel giro di dodici mesi (51%). Non deve stupire, quindi, se le leve usate dalle imprese per attrarre i neolaureati più brillanti siano le possibilità di crescita professionale e la formazione. In aumento (+12%) il ricorso all´immagine e alla comunicazione.
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