(Teleborsa) – Seduta entusiasmante per la borsa milanese, che va ad aggiungersi a quella terminata sui massimi giornalieri la vigilia. A dare man forte ai mercati è stata la revisione al rialzo del Pil dell’eurozona da parte della Bce per il 2010 e la successiva partenza tonica di Wall Street. Il Presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, nella consueta conferenza stampa successiva alla decisione dell’istituto di lasciare invariato il costo del denaro all’1%, ha per l’ennesima volta ribadito che l’attuale livello dei tassi è appropriato e che occorrono riforme strutturali. L’economia della zona euro continua a registrare una moderata ripresa, seppur con un andamento irregolare e con elevati livelli d’incertezza a causa delle tensioni sui mercati finanziari. La Bce ha rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil per il 2010 tra lo 0,7%-1,3% dallo 0,4%-1,2% mentre ha ritoccato al ribasso quelle del 2011 tra lo 0,2%-2,2% rispetto alla precedente forchetta compresa tra lo 0,5%-2,5%.Il numero uno della Bce ha giudicato positive le manovre correttive di bilancio implementate da alcuni Paesi della zona euro con elevati livelli di debito ed ha definito l’euro una moneta molto credibile, capace di difendere la stabilità dei prezzi. Nulla di fatto anche da parte della Bank of England, che ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse allo 0,5%, senza sorprendere gli analisti. Passando in Italia si segnala una giornata ricca di dati macroeconomici importanti, con l’Istat che ha diffuso la produzione industriale di aprile e i conti economici del 1° trimestre, risultati nel complesso positivi ma con qualche ma di troppo. Mentre si osserva un’accelerazione della prima si evidenzia un taglio delle stime del Pil per il 1° trimestre 2010. Si rafforza l’euro, volando oltre gli 1,21 dollari. Fra le commoditoes, torna a salire anche il prezzo del petrolio a 75,4 dollari al barile, per effetto del rialzo delle stime sulla domanda annunciato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia nell’ultimo rapporto mensile. Il buon andamento dei mercati depone a sfavore dell’oro, che ritraccia attorno a 1.222 dollari l’oncia. Tutto in verde il paniere principale, con le banche in bella mostra. Su di giri il Banco Popolare, Intesa SanPaolo, Bca pop Milano e Exor, quest’ultima dopo aver raggiunto un accordo che la impegna per un ammontare massimo di 100 milioni di dollari con l’obiettivo di realizzare insieme al Gruppo Jardine Matheson e Rothschild investimenti di private equity in India e Cina. Tra i media primeggia Mediaset e tra gli assicurativi FonSai. In volata la Fiat, che si infiamma sui dati dell’export cinese. Le mire di espansione del Lingotto nel paese asiatico stanno dunque rendendo più appetibile il titolo, mentre passa in secondo piano la questione delle trattative per Pomigliano d’Arco, alla vigilia del nuovo incontro con i sindacati. Non strappa Finmeccanica, dopo aver annunciato un rafforzamento della collaborazione con l’Aeronautica Militare. Sul completo brilla Interpump dopo aver annunciato un forte aumento delle vendite nei primi cinque mesi dell’anno, grazie soprattutto all’accelerazione del business registrata nell’ulktimo bimestre. Risanamento viene acquistata a piene mani, in scia al newsflow relativo alla cessione dell’area Falck. Calme Mondadori ed RCS, dopo la smentita dei rumors di un possibile accordo per i Periodici.
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