Economia

Giornata neutra a Milano, buono il bilancio settimanale

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(Teleborsa) – Finale sui livelli della vigilia per la borsa milanese, che si è mossa nel pomeriggio seguendo quasi di pari passo i movimenti altalenanti di Wall Street. Prima di tornare sulla parità, i mercati si erano risollevati grazie anche alla revisione al rialzo della fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan. Il dato è stato rivisto a 73,6 punti dai 72,5 punti della stima preliminare e contro i 73 del consensus. Rivisto al ribasso, invece, il PIL americano nel 4° trimestre 2009, al 5,6% dal 5,9% della stima precedente e delle attese degli analisti. C’è attesa per l’esito della due giorni del summit Ue di Bruxelles per sapere sugli eventuali aiuti alla Grecia. Recupera dai minimi l’euro contro il biglietto verde ad un soffio dagli 1,34 usd. In flessione il petrolio, con il Wti sotto quota 80 dollari al barile. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share archivia gli scambi con un lieve incremento dello 0,10% a 23.563 mentre il FTSE MIB sale dello 0,13% a 23.063 punti. Poco sopra la parità anche il FSTE IT Mid Cap +0,11% mentre il FTSE IT Star lima lo 0,07%. Positivo il bilancio settimanale dei due indici principali, con un guadagno di circa due punti percentuali. A tenere banco a Piazza Affari sono soprattutto le numerose società alle prese con i conti di bilancio. Brutta giornata per Unipol, dopo aver comunicato una perdita per il 2009 di 769 milioni di euro comprendente 611 milioni di euro di svalutazioni delle riserve in azioni e l’aumento di capitale per un importo massimo complessivo di 500 milioni di euro. Freccia rossa per Premafin, in sintonia con la debacle di Fondiaria-SAI, oggi alle prese con i conti del 2009. La controllata di Premafin ha registrato un risultato consolidato negativo pari a 391,5 milioni contro un utile di 90,8 mln dell’esercizio precedente. Pesante Bca Mps, che ha annunciato una forte riduzione dell’utile netto nel 2009. Brilla Unicredit con un balzo di quasi tre punti percentuali. Sbanda la Fiat nel giorno dell’assemblea. Il presidente del Lingotto, Luca di Montezemolo, ha detto: “il 2009 è stato un anno duro e il 2010 si prospetta comunque molto difficile” aggiungendo che “ora la fase peggiore è alle spalle e si scorgono segnali di ripresa anche se sarà lunga e lenta”. Non hanno aiutato a risollevare il titolo del gruppo torinese le parole dell’amministratore delegato, Sergio Marchionne, che ha detto di avere “progetti ambiziosi che partono dall’Italia”. Con Chrysler, ha detto Marchionne, Fiat ha “avuto una seconda possibilità e si possono creare condizioni per qualcosa di solido e duraturo”. Ben impostate Parmalat ed Impregilo. Festeggia i conti di bilancio FNM.