Al giro di boa, i mercati azionari statunitensi sono stabili in discreto rialzo. Il Dow viaggia nettamente sopra i 9.000 punti, il Nasdaq si muove sopra i 1.600.
Alle 18:00 italiane (le 12:00 ora di New York) al New York Stock Exchange erano stati scambiati 521 milioni di pezzi, mentre al Nasdaq ne erano passati di mano 807 milioni. Al Nyse i titoli in rialzo erano 1.976, contro 1.089 in ribasso, mentre al Nasdaq il rapporto era di 1.662 a 1.261. I nuovi massimi al Nyse erano 170, contro 2 nuovi minimi, mentre al Nasdaq il rapporto era di 97 a 2. L’indice della volatilita’ implicita VIX segnava una flessione dell’1,90%, a 23,26 punti. Al mercato obbligazionario, il rendimento sulla scadenza a 10 anni (TNX), benchmark della categoria, si attestava al 3,18% (nuovo record storico), mentre quello sulla scadenza a 2 anni era all’1,11%. Ricordiamo che il rendimento segue un andamento inverso rispetto ai prezzi. Da segnalare che il rendimento sui titoli a 2 anni continua a muoversi sotto il tasso sui Fed Fund, un evento verificatosi solo altre cinque volte negli ultimi 14 anni e seguito in ciascuna occasione da una revisione al ribasso del costo del denaro. Cresce quindi l’attesa per la prossima riunione del FOMC, in calendario il 24-25 giugno.
A livello settoriale, acquisti su compagnie aeree (XAL), retail (RLX), petroliferi (OIX) e broker (DJ_SCR). Giu’ invece oro (GOX) e semiconduttori (SOX).
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In una giornata priva di dati macroeconomici di rilievo, gli investitori si concentrano sulle notizie provenienti dal fronte societario, con molte aziende impegnate a fornire gli aggiornamenti di meta’ trimestre. Dopo il warning di Motorola (MOT – Nyse), oggi e’ stata la volta del gigante finlandese Nokia (NOK – Nyse), che pur confermando le previsioni sull’EPS del secondo trimestre ha annunciato che il fatturato si attestera’ nella parte bassa delle stime, se non addirittura sotto. La revisione al ribasso era ampiamente scontata dal mercato, ma non ha impedito alle banche d’affari di emettere giudizi negativi sul titolo.
Sempre sul fronte corporate, da segnalare i downgrade di UBS Warburg sulle infrastrutture telecom e di Banc of America sulle infrastrutture chip (SOX).
A pesare sui semiconduttori e’ anche la notizia del terremoto di Taiwan.
Continuano le speculazioni sul colosso dei mutui ipotecari Freddie Mac (FRE – Nyse), le cui pratiche contabili sarebbero oggetto d’indagine della SEC (la Consob americana). Ieri, le indiscrezioni sugli illeciti dell’azienda avevano fatto fuggire gli investitori verso il comparto obbligazionario, determinando un rally dei prezzi.
Gli operatori si chiedono intanto se il rally degli indici azionari abbia spazio per proseguire, ma i segnali provenienti dall’analisi tecnica non sono troppo incoraggianti. Francoise Skelley, di Credit Suisse First Boston, prevede un nuovo ritracciamento per il Nasdaq 100. Leggermente piu’ ottimista Richard Dickson, di Lowry Research, secondo cui i bassi volumi della vigilia potrebbero determinare qualche acquisto. “Tuttavia – aggiunge -, considerate le condizioni di ipercomprato sul mercato azionario, qualsiasi tentativo di rimbalzo e’ destinato ad avere breve durata e ad essere seguito da pressioni ribassiste”.
Tra gli altri temi della seduta, secondo dati di Bank of Tokyo-Mitsubishi/UBS nella settimana conclusasi il 7 giugno le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,3%, a causa delle cattive condizioni climatiche.
Buone notizie sono arrivate invece dagli economisti del Blue Chip Economic Indicators, secondo cui il Pil USA crescera’ del 3,5% nel terzo trimestre e del 3,7% nel quarto.
Per indicazioni piu’ significative sull’andamento della congiuntura a stelle e strisce bisognera’ aspettare le sedute di giovedi’ e venerdi’, quando saranno resi noti i dati su prezzi import-export, vendite al dettaglio e prezzi alla produzione di maggio, nonche’ le cifre preliminari sulla fiducia dei consumatori di giugno.
Atteso alle 20:00 italiane (le 14:00 ora di New York) l’intervento di Greenspan alla commissione energetica della Camera.
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