Ancora dieci anni. Poi quotidiani e newspaper dovranno arrendersi alla supremazia dei siti internet. A tracciare questo scenario, ultimo in ordine di tempo, e’ stato James Tyree, colui che lo scorso ottobre ha seguito il buyout dell’editore del Chicago Sun-Times.
“La carta stampata ha potuto contare su un solido decennio”, ha spiegato Tyree,
a capo della societa’ di investimento Mesirow Financial Inc. “Ma poi dovra’ evolversi in qualcosa di diverso altrimenti si trovera’ esclusa da qualsiasi business”, ha continuato l’esperto.
Sun-Times Media Holdings LLC, editore di otto quotidiani in Illinois e Indiana, dovra’ sforzare se’ stesso per orientarsi meno alle rotative e piu’ a contenuti digitali concentrati soprattutto su storie di carattere sportivo e copertura politica regionale.
Le case editrici americane hanno tagliato posti di lavoro e sezioni specializzate, messo in vendita asset per venire a capo di un calo nei ricavi pubblicitari. Stando a quanto riportato dalla Newspaper Association of America, lo scorso anno, le inserzioni pubblicitarie su quotidiani e magazine in generale sono calati ai livelli che non si vedevano dal 1984 mentre quelle online hanno segnato una flessione del 12%.