La Camera Alta del parlamento giapponese approva ieri per l’anno fiscale 2007-08 una legge finanziaria pari a 82.910 miliardi di yen (circa 530 miliardi di euro), che prevede una riduzione delle nuove emissioni di titoli di Stato al minimo da dieci anni. Già licenziato dalla più potente Camera Bassa, il bilancio è il primo redatto sotto l’egida del premier Shinzo Abe e riflette l’impegno del primo ministro per il contenimento del pesante debito pubblico. L’importo totale della manovra è del 4 per cento superiore rispetto all’ammontare iniziale della legge finanziaria per l’anno in corso pari a 79.690 miliardi di yen, al di sotto di 80mila miliardi per la prima volta negli ultimi otto anni. Grazie all’aumento delle entrate e alla vivace ripresa del ciclo le emissioni di nuovi titoli di Stato da destinare al bilancio ammontano a soli 25.400 miliardi, minimo dai 18.500 miliardi dell’anno fiscale. La proiezione sulle entrate per l’anno che si apre il prossimo 1° aprile è pari a 53.470 miliardi. La spesa generale, che comprende le voci politiche chiave di spesa pubblica, difesa e stato sociale, aumenta a 46.980 da 46.370 miliardi di quest’anno principalmente a causa dei costi previdenziali legati al rapido invecchiamento demografico. La maggioranza delle risorse rimanenti vengono destinata al servizio del debito, previsto a 21mila miliardi, per cui la proiezione è di 773mila miliardi, circa il 150 per cento in percentuale al prodotto interno lordo, record tra i Paesi industrializzati. Intanto il governatore della Banca del Giappone, Toshihiko Fukui, dice ieri che tenere i tassi molto bassi a lungo mentre l’economia si sta riprendendo potrebbe avere effetti secondari e ripete che la Boj (Bank of Japan) li aggiusterà gradualmente in relazione alle condizioni dell’economia e dell’inflazione. “Aggiusteremo i tassi gradualmente in base alle condizioni dell’economia e dei prezzi,” ribadisce Fukui parlando in un comunicato parlamentare. “Quando l’economia si sta riprendendo o espandendo, sebbene gradualmente, si potrebbero vedere effetti secondari se le aspettative dei mercati sono per tassi bassi troppo a lungo”, avverte. “Ma per ora la Boj manterrà condizioni monetarie distensive monitorando la situazione”, aggiunge. I verbali della riunione del 20 e 21 febbraio scorsi della Boj indicano che i membri del board di politica monetaria sono d’accordo nell’aggiustare i tassi gradualmente, sulla base delle condizioni dell’economia e dell’inflazione. In quell’occasione la Boj decide di alzare i tassi di 25 punti base allo 0,5 per cento. Un rappresentante dell’Ufficio di Gabinetto, presente al meeting, mette in guardia dal rialzo dei tassi, dicendo che la deflazione non è ancora sconfitta. Il board vota 8 a 1, con l’unico voto contrario del vice governatore, Kazumasa Iwata.
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