Mercati

Giappone: Surplus commerciale a 65 mld €

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

L’avanzo della bilancia dei pagamenti del Giappone è inaspettatamente in calo a dicembre per il pagamento dei dividendi all’estero. Intanto il governatore della Bank of Japan, Toshihiko Fukui, non esclude problemi alla crescita economica e assicura che la politica monetaria sosterrà una crescita in linea con la stabilità dei prezzi. Il suplus corrente a dicembre cala del 5 per cento rispetto a un anno fa a 1.780 miliardi di yen (14,7 miliardi di dollari), a fronte di un atteso rialzo dell’8,5 per cento. L’attivo giapponese delle partite correnti verso il resto del mondo si amplia lo scorso anno dell’8,7 per cento rispetto al 2005, sfiorando ormai i 20mila miliardi di yen (130 miliardi di euro). Come annunciato ieri a Tokyo dal ministero delle Finanze, l’attivo della bilancia commerciale diminuisce di quasi il 9 per cento, ma sfiora sempre i 10mila miliardi di yen (65 miliardi di euro). Le esportazioni aumentano del 14,3 per cento, superando i 71.600 miliardi di yen (465 miliardi di euro) e le importazioni del 18,9 per cento, a quasi 62mila miliardi di yen (400 miliardi di euro). Negli ultimi tempi il Giappone è accusato da più parti di mantenere eccessivamente basso il livello di cambio della sua valuta per favorire le esportazioni. La produzione industriale giapponese a dicembre 2006 viene rivista in rialzo allo 0,9 per cento su base mensile, contro una previsione dello 0,7 per cento calcolata il mese scorso in un rapporto preliminare. Lo rende noto a Tokyo il ministero dell’Economia, Industria e Commercio. A novembre 2006 la produzione industriale sale dello 0,8 per cento rispetto al mese precedente. Nel periodo in questione il maggiore incremento nella produzione viene fatto registrare dai settori dell’automobile e dei macchinari, mentre risulta in calo l’industria dei componenti elettronici. Intanto il gigante dell’elettronica giapponese Sony ridurrà drasticamente i propri investimenti per la produzione di chip, in particolare quelli destinati alla nuova console Playstation 3, in una mossa atta a tagliare i costi produttivi dell’azienda. Lo scrive a Tokyo l’agenzia nipponica Kyodo, che riporta le dichiarazioni fatte dal vice presidente esecutivo di Sony, Yutaka Nakagawa, in merito alla possibilità di affidare a compagnie esterne la produzione dei semiconduttori: “Valuteremo con attenzione se in futuro sarà necessario sviluppare internamente i chip – dice Nakagawa – ma a differenza del passato, quando le aziende specializzate in semiconduttori erano relativamente poche, adesso ci sono molti gruppi che hanno investito pesantemente nel settore. Penso che per Sony non sia più necessario produrre ogni componente internamente”. Nakagawa non vuole tuttavia quantificare il taglio complessivo di investimenti nel settore dei chip. Le ultime cifre parlano di circa 460 miliardi di yen (circa 3 miliardi di euro) spesi dal colosso giapponese dal 2004 ad oggi.