Nelle ultime battute sulla piazza asiatica lo yen risale dal record negativo degli ultimi tredici mesi contro dollaro. Ad aiutare la divisa sono le crescenti attese di una stretta sui tassi da parte della Banca del Giappone in settimana, a dispetto delle indicazioni di Governo e maggioranza. I mercati finanziari scommettono che, in occasione della riunione di politica monetaria che termina giovedì prossimo, l’istituto centrale di Tokyo alzi il costo del denaro allo 0,5 per cento, massimo dal 1995, nonostante i moniti giunti da una parte dell’Esecutivo che chiede di attendere un maggiore consolidamento dell’economia. Il ministro dell’Economia, Hiroko Ota, annuncia che il Governo dovrà decidere se chiedere di posticipare il voto del consiglio dell’istituto centrale sui tassi. A parere di Ota le condizioni del ciclo non sarebbero mutate rispetto al mese scorso, quando la Banca centrale opta per una conferma dei tassi. Anche in caso di rialzo, i tassi giapponesi resterebbero nettamente inferiori a quelli delle principali aree economiche. Il vice ministro delle Finanze giapponese, Hideto Fujii, si augura che l’istituto centrale dia il proprio sostegno alla solida ripresa economica con lo strumento della politica monetaria. “E’ importante che Banca del Giappone aiuti l’economia a proseguire sulla strada della ripresa sostenibile”, dice ieri in una conferenza stampa. “Governo e Banca centrale condividono la stessa opinione e sono del parere che la forza del settore societario sarà gradualmente passata ai consumi delle famiglie attraverso un miglioramento di occupazione e reddito e la ripresa economica proseguirà”, aggiunge. Il consiglio per la politica monetaria di Banca del Giappone si riunisce domani per concludersi giovedì. Un sondaggio Reuters pubblicato ieri indica che 29 sui 35 degli analisti interpellati scommettono su una stretta in settimana, mentre gli altri sei economisti prevedono una mossa tra febbraio e aprile. Ventuno analisti prevedono poi un nuovo rialzo tra luglio e settembre, mentre i restanti dieci puntano a ottobre-dicembre. Intanto ieri i dati sugli ordini di macchinari in Giappone fanno salire il Nikkei di Tokyo dello 0,9 per cento, mentre il Topix termina a più 1,15 per cento, la miglior chiusura dall’11 maggio a questa parte. Il Nikkei termina in rialzo di 152,91 punti, a quota 17.209,92, mentre il Topix mette nel sacco 19,31 punti a 1.704,58. Favoriti gli esportatori come Toyota e Honda, grazie al deprezzamento dello yen. Gli ordini di macchinari in Giappone salgono più del previsto a novembre, come detto,rafforzando proprio le attese di un aumento dei tassi da parte della Banca centrale. Gli ordini di macchinari core avanzano del 3,8 per cento mensile, contro un atteso più 3,4 per cento.
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