Il 2006 è il quinto anno consecutivo di crescita per le esportazioni giapponesi che, trainate dal settore auto, raggiungono un valore record di oltre 75mila miliardi di yen (500 miliardi di euro). Ma l’attivo della bilancia commerciale, secondo dati pubblicati ieri a Tokyo, scende del 7 per cento rispetto al 2005, quando già si contrae del 27,2 per cento, invertendo la precedente tendenza all’espansione. Nel 2006 le esportazioni aumentano del 14,6 per cento, le importazioni del 17,9 per cento (quarto anno di crescita consecutiva, per un valore primato di circa 67mila miliardi di yen, quasi 450 miliardi di euro). Il principale partner commerciale del Giappone risulta per il terzo anno consecutivo la Cina, con un valore complessivo di 29mila miliardi di yen, circa 180 miliardi di euro). Le esportazioni verso l’Ue aumentano del 12,9 per cento rispetto al 2005, per un valore primato di 11mila miliardi di yen (quasi 70 miliardi di euro), mentre le importazioni dall’Unione crescono del 7,4 per cento, sfiorando i 7mila miliardi di yen (circa 40 miliardi di euro), con un attivo nipponico che si amplia del 24,1 per cento. Intanto il ministero delle Finanze giapponese annuncia che il deprezzamento dello yen non figurerà tra i temi principali della riunione di ministri finanziari e banchieri centrali del G7 a inizio febbraio.
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