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GESTORI: E’ IL MOMENTO DELLA PRUDENZA IN BORSA

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva ed in particolare sul tratto a lungo termine, grazie anche ad un nuovo rialzo dei listini azionari. Il differenziale 2-10 anni è passato a 207 pb da 204, mentre quello sul decennale Italia-Germania è sceso a 72 pb da 76 del giorno prima.

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I dati relativi ai prezzi al consumo dell’intera area sono scesi dello 0,2% a/a da -0,7%, mentre i dati italiani hanno registrato un rialzo inferiore alle attese, rimanendo comunque positivi. Il presidente della Commissione europea, Barroso, ha ottenuto voti sufficienti per il rinnovo quinquennale del mandato. In Irlanda in merito al piano della bad bank il governo acquisterà dalle principali banche circa 54 Mld€ di prestiti immobiliari emettendo bond e debito subordinato attraverso la National Asset Management Agency (NAMA). Si tratterebbe di un valore inferiore di circa il 30% rispetto al valore contabile di 77 Mld€.

In Germania l’asta sul dieci anni ha ottenuto ieri una buona domanda con bid-to-cover dell’1,6. Per oggi invece è attesa l’asta in Francia del Btan 2011, Oat 2012, Btan 2014 per 7-8 Mld€, e dei titoli indicizzati a 6,8 e 23 anni per 1,3-1,8 Mld€. In Spagna è attesa la riapertura del titolo a dieci anni per 2-2,5 Mld€. Negli Usa tassi in rialzo sulla scia della prosecuzione del rialzo dei listini azionari, grazie anche ai buoni dati macro pubblicati ieri.

In particolare la produzione industriale di agosto è risultata migliore delle attese grazie al contributo favorevole del settore auto (anche se minore rispetto a luglio) e del comparto utility, dove si è assistito ad un incremento della produzione di energia elettrica. Allo stesso tempo, l’indice che misura la fiducia dei costruttori è arrivato a settembre ai massimi da maggio 2008. L’insieme di questi fattori ha pesato sui bond.

Sono stati inoltre pubblicati alcuni stralci di un report di Medley Global Advisors, una società di consulenza per gli hedge fund, titolato “Fed: il viaggio comincia”, secondo cui vi sarebbero almeno due membri all’interno del board della Fed già pronti a supportare l’ipotesi di un rialzo dei tassi. Nel frattempo il Tesoro Usa ha deciso di porre fine al programma denominato Supplementary Financing, in base al quale il Tesoro stesso si impegnava ad effettuare aste di titoli a breve di importo superiore alle proprie necessità, mettendo a disposizione l’eccedenza alla Fed.

In questo contesto, il sondaggio mensile condotto da Merrill Lynch-BofA ha evidenziato che a settembre i gestori mondiali hanno ridotto il sovrappeso di componente azionaria, verosimilmente in chiave prudenziale alla luce della sfavorevole stagionalità del mese in corso. Nel breve resistenza sul decennale a quota 3,5%.

Valute: Dollaro ancora in marcato deprezzamento raggiungendo questa mattina l’importante resistenza di 1,4750. Da diversi giorni segnaliamo come il maggior utilizzo del biglietto verde in chiave di carry trade potrebbe essere alla base della velocità del deprezzamento delle ultime settimane. Oggi il Wsj riporta un articolo in cui evidenzia come l’eccessivo deprezzamento del Dollaro potrebbe comportare pressioni dai partner commerciali Usa per porre un freno a tale trend. La mancata violazione della resistenza di 1,4750 si rivela molto importante per ipotizzare la possibilità di un ritracciamento. Il rialzo delle borse ha favorito un deprezzamento dello Yen verso Euro, grazie anche alla forza dell’Euro vs Dollaro. Il cross Euro/Yen si trova in prossimità della resistenza 134,40. Più stabile invece il cross Dollaro/Yen con il supporto di breve collocato in area 90 e la resistenza più vicina collocata a 91,65. Nella notte la BoJ ha lasciato invariato il tasso allo 0,1%, dichiarandosi ancora preoccupata sulla forza del recupero, pur riconoscendo la prosecuzione della fase di recupero.
Materie Prime: in rialzo il greggio Wti (+2,2%) dopo che le scorte Usa sono calate al livello più basso da gennaio. Forte rialzo per il gas naturale (+13,3%). Giornata positiva per i metalli industriali guidati da piombo (+6%) e zinco (+4,3%). Tra i preziosi positivi l’oro (+1,4%) in avvicinamento al massimo assoluto segnato nel marzo 2008 a 1033,90$/oncia (ieri ha chiuso a 1022,60$). Rialzo più marcato per l’argento (+2,5%) ai massimi da 13 mesi. In calo le principali materie agricole: mais (-3%), soia (-1%) e grano (-0,7%).

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