Siena – Tassi di interesse: ieri in area Euro si è assistito ad un’altra sessione negativa sia sul fronte azionario che sull’obbligazionario, con gli spread dei titoli periferici in allargamento vs Germania. Particolarmente colpiti i titoli azionari del settore finanziario, penalizzati dalle notizie in arrivo dalla spagna.
El Mundo in un articolo ha segnalato che dal 9 maggio, giorno in cui la spagnola Bankia è stata nazionalizzata, i correntisti hanno ritirato circa 1Mld€ dai depositi.
Sono poi giunte dichiarazioni da piĂą parti sulla gestione della politica in area Euro.
Il ministro delle finanze tedesco Schauble ha dichiarato che per avere una vera valuta unica ed essere in grado di mantenerla nel tempo, occorre anche una politica unitaria in Europa con un’elezione diretta del presidente. Ha infine aggiunto che non è possibile rinegoziare il piano di aiuti per la Grecia.
Ieri sera si è tenuta una videoconferenza in vista del G8 di oggi e domani tra Monti, Hollande, Merkel, Cameron, Barroso e Van Rompuy dove è stato concordato che le politiche di austerità e di crescita non sono in contrasto tra di loro ed entrambi sono necessarie.
Il Fmi ha dichiarato che la Bce ha spazio per un taglio dei tassi. Inoltre, alla luce delle attese di calo dell’inflazione al di sotto del 2%, ulteriori misure non convenzionali potrebbero essere necessarie.
L’agenzia di rating Fitch ha abbassato il rating sui bond della Grecia da B- a CCC a causa delle aumentate incertezze politiche nel paese che rende più probabile un’uscita dall’euro qualora anche dopo le elezioni di giugno non riescano a formare un governo.
L’agenzia di rating Moody’s ha abbassato il giudizio su 16 banche spagnole.
Questa mattina sta proseguendo il calo dei tassi di mercato tedeschi visti come bene rifugio soprattutto sulla parte a breve. Il titolo a 2 anni ha registrato il nuovo minimo storico in prossimitĂ dello 0,03%. Nuovo minimo storico anche per i tassi a 5-10 e 30 tedeschi. Gli spread dei titoli periferici dopo una partenza in rialzo stanno ritracciando con quello italiano in prossimitĂ dei 440pb e quello spagnolo presso 490pb.
Proseguono le tensioni sul monetario con il cross-currency ad 1 anno calato ai minimi da metĂ gennaio. Partenza in calo delle borse europee.
Negli Usa prosegue per la quinta seduta consecutiva il calo dell’indice S&P500 ormai sempre più vicino alla soglia dei 1300 punti. Gli operatori continuano a guardare con timore all’evoluzione della situazione in area Euro penalizzando ancora quei settori quali finanziari e materie prime che avevano guidato il rialzo nei primi 4 mesi dell’anno.
A beneficiare di tale clima di avversione al rischio sono sicuramente i treasury, con il tasso decennale che nella seduta di ieri si è avvicinato al minimo storico dell’1,67% toccato lo scorso settembre. I tassi sono invece saliti sulla parte a breve.
Ad alimentare il calo ha contribuito anche l’indice manifatturiero Philadelphia Fed che a maggio ha sorprendentemente evidenziato un valore negativo (-5,8 contro attese Bloomberg di 10).
Segnali di rallentamento arrivano dal colosso cinese. Ad aprile è proseguito il calo annuo dei prezzi delle case, con il nuovo record di città in cui si è registrato tale evento (46 su 70 monitorate). Forti ribassi sono in corso sui mercati azionari emergenti.
Valute: continua la fase di deprezzamento dell’euro vs dollaro sulla scia dell’aumento dell’avversione al rischio degli operatori. Il cross è poco sopra i minimi da gennaio. Confermiamo i livelli di supporto e resistenza presso area 1,26 e 1,2750.
Marcato apprezzamento dello yen sulla scia dei marcati ribassi delle borse mondiali. Verso euro il cross è calato fortemente portandosi in prossimità di area 100, minimo da inizio febbraio. I supporti per i prossimi giorni si collocano a 99,85 e 99. Il ministro delle finanze Azumi ha dichiarato di osservare i movimenti dello yen con marcato interesse e che il Giappone prenderà misure appropriate se necessario. Oggi la resistenza si colloca piuttosto distante a 101,80.
Yuan cinese in deprezzamento vs dollaro ai minimi da 2 mesi.
Segnaliamo il trend di apprezzamento del dollaro vs le valute emergenti, in particolare un nuovo record è stato registrato vs la rupia indiana.
Materie Prime: prosegue il ribasso delle materie prime con l’indice GSCI ER calato ai minimi da circa 5 mesi guidato soprattutto dal comparto energia. Forte calo del Brent che questa mattina si attesta sotto i 107$/barile, minimi dell’anno. In ribasso anche il gas naturale Usa (-0,9%). Contrastati i metalli industriali, in rialzo i preziosi. L’argento ha recuperato stamani quota 28$/oncia e l’oro i 1570$. Misti gli agricoli.
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