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Germania: alert, rendimenti bund al record di 2 anni

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Roma – I rendimenti dei titoli tedeschi a 2 anni raggiungono i livelli più alti dal dicembre 2008, secondo i dati a disposizione di Bloomberg. I motivi andrebbero ricercati nel caro petrolio, che ormai scambia a valori che non si registravano da 30 mesi, spinto dal deteriorarsi della situazione in Libia e dagli investitori che puntano sempre più sulle commodities, come hedge contro il calo del dollaro.

Trend al rialzo anche per i rendimenti dei bund a 10 anni, titoli benchmark dell’area euro, che hanno testato il record degli ultimi 19 mesi, in attesa dei dati sull’inflazione di marzo della più grande economia europea, appunto la Germania, previsti per domani.

“È un movimento prevedibile”, ha detto Kornelius Purps, interest-rate strategist per UniCredit a Monaco. “La crescita di prezzi del petrolio sta spingendo al rialzo le attese sulla crescita dell’inflazione e su quella dei tassi di interesse. E’ ragionevole pensare a questa forma della curva, particolarmente in una settimana dove grande sarà l’attesa sull’inflazione”. Proprio queste attese, ha detto, “potrebbero mettere sotto pressione le prospettive di una crescita nel lungo periodo”.

Di fatto, i rendimenti dei titoli tedeschi a 2 anni sono cresciuti di 4 punti base e hanno raggiunto l’1,94%, mentre quelli a 10 anni hanno toccato il 3,5%, valore che non si registrava dal 13 agosto 2009.

Titoli francesi praticamente invariati, prima dell’asta di €7,5 miliardi da 84, 175 e 357 giorni, prevista in giornata. Sui periferici si sta assistendo a un calo degli spread dopo che i ministri finanziari dell’area Euro hanno approvato la richiesta di aiuti al Portogallo.