General Electric, seconda società al mondo per capitalizzazione di Borsa, ha registrato nel secondo trimestre una contrazione dell’ utile netto pari al 14%, a quota 3,8 miliardi di dollari, ossia 38 cents per azione, rispetto ai 4,4 miliardi di dollari (44 cents) del pari periodo dell’ anno prima. Il risultato era stato previsto dagli analisti di Thomson Financial. I ricavi sono aumentati invece di meno dell’ 1% a 33,37 miliardi di dollari dai precedenti 33,333 miliardi.
La contrazione dei profitti registrata da GE nel secondo trimestre è stata influenzata dal cattivo andamento in particolare di due settori in cui opera la conglomerata, cioé le turbine e la plastica. Fra gli altri comparti in cui General Electric è presente figurano inoltre le assicurazioni, la tv (NBC) e i motori per jet. Nel corso di una conference call prevista per oggi il chief executive officer di GE, Jeffrey Immelt, potrebbe ridurre le stime di utile riferite all’ intero 2003; attualmente, la stima oscilla fra 1,55 e 1,7 dollari per azione. La reazione in Borsa alla trimestrale del gruppo non è stata positiva. Su Instinet, il circuito che movimenta gli scambi a New York in attesa dell’ apertura, il titolo cede infatti l’ 1,7%.