Economia

Gas, l’Europa studia un tetto al prezzo simile a quello di Spagna e Portogallo

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Dopo lo scontro che si è consumato all’ultimo Consiglio europeo sul tetto al prezzo del gas proposto da Mario Draghi, la Commissione europea si mette al lavoro nel tentativo di pacchetto di misure per “calmierare” i prezzi dell’energia. E’ quanto ha confermato ai microfoni della tv francese Bfm la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. “Stiamo analizzando se sia possibile un calcolo diverso (tra i prezzi del gas e delle altre energie) per moderare questo mercato finché durerà la crisi” in Ucraina, ha spiegato la commissaria ricordando tuttavia come, il sistema di indicizzazione usato finora, prima della guerra sia stato “vantaggioso” per l’Europa.

Secondo le indiscrezioni, quello a cui si sta pensando è un modello simile a quello adottato in Spagna e Portogallo, ma depurato dagli effetti negativi emersi nei due Paesi, dove ci si sta rapidamente accorgendo che la misura sta facendo letteralmente esplodere il consumo di gas. Non esattamente il risultato desiderato in una fase in cui ci si prepara a un suo razionamento.

A questo punto non resta che aspettare il 20 luglio, data della probabile ultima convocazione della Commissione prima delle vacanze estive. A Bruxelles sono ormai  tutti convinti il vero “stress test” energetico si consumerà nel mese di agosto. È in quel periodo che la Russia potrebbe far sentire tutto il suo peso sugli approvvigionamenti: poco prima che scatti l’embargo al carbone e prima che inizi l’inverno.

Il modello iberico di tetto al prezzo

Dopo lunghe e complesse trattative per valutare se il meccanismo potesse creare distorsioni al mercato unico, la Commissione europea lo scorso 8 giugno ha riconosciuto a Spagna e Portogallo l’introduzione per un anno di un tetto al prezzo del gas per ridurre i prezzi all’ingrosso dell’elettricità nel mercato iberico. Il tetto è fissato a 40 euro a megawattora durante i primi sei mesi e aumenterà di 5 euro al mese per arrivare a 70 euro nel dodicesimo mese. L’obiettivo è ridurre il peso dell’impennata dei prezzi sulle famiglie.

Il tetto al prezzo si applicherà fino al 31 maggio 2023 e assumerà la forma di un contributo diretto ai produttori di energia elettrica per finanziare parte del loro costo del carburante. Il corrispettivo giornaliero sarà calcolato sulla base della differenza di prezzo tra il prezzo di mercato del gas naturale e un tetto fissato in media a 48,8 euro per megawattora durante l’intero anno di applicazione del provvedimento.

Gas naturale: prezzi più che raddoppiati da inizio anno

Nel frattempo, non si arresta sui mercati l’impennata dei prezzi del gas naturale: da inizio anno i future olandesi sono più che raddoppiati, se invece si considera l’inizio dello scorso anno il prezzo è schizzato del 700%, oscillando intorno la soglia dei 170 euro a megawattora (+3,59%).