Il 2001 per I.Net è l’anno delle acquisizioni: il presidente e amministratore delegato della società Roberto Galimberti rivela a WallStreetItalia che, insieme alla controllante British Telecom che detiene il 50,8% della società, sta valutando una serie di piani di espansione in Italia.
I.Net è quotata sul Nuovo Mercato e opera nel settore della connettività e del web-hosting, il sistema che permette di ospitare i server delle imprese, cioè i macchinari che permettono alle imprese di comunicare in rete e operare su Internet.
La società vuole crescere in Italia. Fonti del settore parlano di un accordo già concluso a Verona e di un altro in via di definizione a Como, cui ne seguiranno altri nel corso dell’anno.
Ma le mire puntano anche all’estero, in un’ottica di rafforzamento: “fra tre o quattro anni – afferma Galimberti, nel nostro settore saremo al massimo una decina”.
WallStreetItalia (WSI). Ritiene che I.Net si sia conquistata un posto in prima fila?
Galimberti. “Sì. Siamo leader in Italia. Avevamo bisogno di una rete internazionale che richiedeva grandi investimenti. Questi investimenti li ha fatti il mio azionista di maggioranza, BT”.
WSI. Cosa ci ha guadagnato BT?
Galimberti. “BT aveva bisogno di qualcuno che sapesse fare veramente Internet; e l’ha trovato. Il risultato che ci interessa è che ora posso competere non con i piccoli italiani, ma con i big del calibro di Deutsche Telekom o Cable & Wireless”.
WSI. Quando, il 4 aprile scorso, il titolo debuttò sul Nuovo Mercato a €176, alcuni analisti giudicarono il prezzo troppo alto (Vedi Per Actinvest, I.Net è troppo cara; ndr). Quel giorno il titolo chiuse a €418. Ieri ha chiuso a €225,40. Il valore si è praticamente dimezzato. Hanno avuto ragione gli analisti?
Galimberti. “Hanno avuto torto: io ho portato in Borsa un titolo che valeva €176; oggi è a €225. E’ del 30-35% superiore al prezzo della IPO. Non sono molte le società che si sono apprezzate tanto rispetto al collocamento, specialmente dopo un anno in cui lo stesso Nasdaq ha perso il 50% circa del suo valore”.
WSI. Acquisizioni a parte, cosa prevede per il 2001?
Galimberti. “Per quest’anno stimo una crescita del fatturato superiore alla crescita del settore, stimata nel 70-75%. E se nel 2000 l’incidenza del margine operativo lordo sul fatturato è stata pari al 14,2%, nel 2001 vedo spazi ulteriori di miglioramento”.
WSI. Quest’anno verrà distribuito un dividendo? Lo scorso anno non venne versato.
Galimberti. “Posso confermare che il nostro obiettivo è distribuire il dividendo, anche se finora abbiamo preferito concentrarci sulla crescita; lo scorso anno l’utile netto fu troppo contenuto per permetterci di pensare al versamento di una cedola”.
I. Net ha chiuso il 2000 con un utile netto di 6,8 miliardi di lire, in crescita del 1.458% rispetto al 1999. Il fatturato consolidato è stato pari a 80,3 miliardi di lire, in crescita del 102% rispetto all’anno precedente.