New York – Quando mancano tre quarti d’ora all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana b>(vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sopra la parita’, facendo pensare ad un avvio di seduta positivo, in linea con quanto visto sulle piazze finanziarie europee.
Il mercato provera’ ad estendere i rialzi visti nelle ultime sedute, favorito dal dato sul Pil americano , che e’ stato diffuso prima dell’avvio delle contrattazioni. La crescita nel quarto trimestre e’ risultata superiore alle stime degli analisti. Ora pero’ bisognera’ vedere se l’espansione dell’economia nel primo trimestre non sara’ compromessa dal rincaro dei prezzi energetici che potrebbe aver eroso il potere d’acquisto dei consumatori, in un paese, gli Stati Uniti, che tanto fa affidamento sulle spese della popolazione.
Di solito tra la seconda revisione e il dato finale del Pil la differenza e’ minima, ma in questo caso la differenza e’ stata dello 0,3%. Il consensus era per una crescita del 2,9%, mentre il dato si e’ attestato al +3,1%, a fronte del 2,8% della seconda lettura. Nei tre mesi precedenti il rialzo era stato del 2,6%.
In Europa gli acquisti sono limitati dalle brutte notizie che continuano a riguardare il Portogallo. La notizia del downgrade portoghese da parte di S&P era scontata, visto che i mercati sembrano quasi sicuri del fatto che, con la crisi politica in atto, il paese busserà alla porta dell’Fmi e dell’Ue per chiedere aiuti che potrebbero essere di 100 miliardi di euro. Tuttavia na peggiorare la situazione è stato l’ennesimo trend del rendimento dei decennali portoghesi, arrivato a volare a un nuovo record, superando l’8%.
Certo la notizia positiva riguarda accordo, raggiunto dall’Europa sul nuovo Meccanismo europeo permanente di stabilità (Esm. Ma gli ostacoli da superare sono ancora molti. Pubblicato intanto l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, che è sceso da 111,3 a 111,1 punti a marzo, meno dell’atteso calo a 110,5 punti. Tuttavia, è la prima volta dal maggio scorso che l’Ifo arretra.
Sul fronte geopolitico proseguono le proteste in Medioriente, mentre in Libia la Nato ha assunto il comando delle operazioni. Ma solo per la no-fly zone, per ora: i bombardamenti saranno ancora responsabilita; della coalizione internazionale. Intanto va tenuta d’occhio la situazione molto tesa in Yemen, dove oggi si svolgera’ una manifestazione per protestare contro il presidente Saleh che non intende lasciare l’incarico prima della fine dell’anno. Si segnalano nel frattempo nuovi episodi di protesta in Siria, Bahrein, Giordania e Iraq.
Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza maggio del greggio avanzano di $0,17 a $105,77 il barile. I contratti con scadenza aprile dell’oro guadagnano lo 0,04% a $1.435,5 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede terreno sul dollaro (-0,13%) in area $1,4159. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,39%, in calo di 1,7 punti base.
Alle 13:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 guadagna 4,3 punti a quota 1.309,5 (+0,33%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 9,5 punti a 2.318 (+0,41%).
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in progresso di 9,5 punti (+0,31%) in area 12.153.