Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano sotto i livelli di parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza negativa.
Pesa la debolezza vista nei mercati asiatici, mentre gli operatori sono pronti ad affrontare una settimana ricca di trimestrali, cruciale per capire se continueranno gli acquisti che venerdi’ scorso hanno permesso al Dow di superare quota 11000, prima volta dal 3 maggio.
Gli investitori preferiscono manternere un approccio improntato alla cautela in attesa di conoscere i contenuti delle minute dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve e i conti trimestrali del colosso dei semiconduttori Intel, attesi a mercati chiusi.
Intanto sui mercati si sta formando l’idea che la banca centrale potrebbe varare una nuova serie di misure di allentamento monetario per alimentare la fiacca ripresa dell’economia.
Sul fronte trimestrale, in settimana altri giganti di Wall Street riporteranno i risultati fiscali. Tra questi J.P. Morgan Chase, Google (entrambi giovedi’) e General Electric (venerdi’).
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna novembre scendono dello 0.61% a quota $81.72 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un -0.61% a $1346.20 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede lo 0.34% a quota $1.3829. Quanto ai Treasury, i prezzi sono ai massimi di seduta, con il rendimento sul decennale lascia sul campo 4.8 punti base attestandosi al 2.350%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in ribasso dello 0.58% a quota 1155.60.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 arretra di 10 punti a 2015.50 (-0.49%).
Il contratto sull’indice Dow Jones registra un -53 punti a quota 10910 (-0.48%).