A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni i future americani scambiano in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a un’apertura con il segno meno, all’indomani di una seduta che aveva visto i maggiori incrementi dallo scorso febbraio.
I contratti sono scivolati sui minimi di seduta, seguendo la scia dei ribassi visti nelle altre Borse mondiali. Il selloff arriva in contemporanea con un rafforzamento ulteriore del biglietto verde, che ha aggiornato i massimi di 52 settimane nei confronti dell’euro, sprofondato sotto quota $1.31.
La giornata no per i listini azionari dall’altra parte dell’oceano e’ iniziata in Asia, dove hanno gravato i dati deboli sull’attivita’ manifatturiera cinese, per poi estendersi in Europa (FTSE -1.5%, DAX -1.4%, CAC -2.0%), dove le perdite piu’ pesanti si sono viste nei Paesi a piu’ alto rischio a causa dei livelli di indebitamento, come Grecia (-4.6%), Spagna (-3.1%) e Portogallo (-2.5%).
Se il permanere dei tumori sul futuro di Atene e del resto dell’Eurozona nonostante il salvataggio accordato da Ue e Fmi alla stessa Grecia ieri aveva lasciato indifferenti gli operatori americani, oggi cosi’ non e’. E le dichiarazioni da poco arrivate dal ministro all’economia tedesco non aiutano: il piano di aiuti da 110 miliardi di euro su tre anni non copre interamente il fabbisogno finanziario del paese ellenico. Questa e’ stata la sua dichiarazione, come risposta a indiscrezioni secondo cui sarebbero stati necessari 30 miliardi in piu’. Tutto cio’ mette in ulteriore difficolta’ l’euro, che rompe al ribasso la soglia di $1.31.
L’attenzione degli investitori e’ ancora una volta rivolta alla stagione delle trimestrali, con ben 78 societa’ che hanno riportato i conti questa mattina e altre 90 che lo faranno dopo il suono della campanella.
Anche se per il momento nessuno scossone e’ arrivato da questo fronte, Mastercard, Merck e Pfizer hanno registrato conti positivi, mentre Archer Daniels, azienda che si occupa di trasportare, commercializzare e conservare materie prime, non ha centrato le stime. Piu’ di due terzi delle societa’ componenti il paniere allargato S&P 500 ha gia’ riportato i risultati trimestrali e questa e’ l’ultima settimana ricca di appuntamenti.
Intanto in cantiere un’altra operazione di M&A: Interactive Data verra’ acquisita dai fondi di private equity Silver Lake Partners e Warburg Pincus per $3.4 miliardi. La societa’ che fino ad ora la controlla ricevera’ $2 miliardi pre-tasse.
Sul fronte economico, dopo l’apertura verranno pubblicati gli ordini alle fabbriche e le vendite di case con contratti in corso di marzo. Occhio anche all’intervento del presidente Barack Obama sull’economia.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio perdono quota $85. I futures con consegna giugno si muovono in calo dell’1.8% attestandosi a quota $84.63 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3071 (-0.87%). L’oro avanza di $6.90 (+0.8%) in area $1192.20 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.6250% dal 3.7050% di ieri (-8 punti base).
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 perde 7.90 punti (-0.66%) a 1190.70.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 cede 14 punti (-0.69%) a quota 2013.
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in calo di 56 punti (-0.56%) a 11046.