A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni i futures Usa continuano a viaggiare in territorio positivo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio con il segno piu’ all’indomani della miglior seduta dal sette luglio scorso.
A sostenere i derivati, esattamente come osservato ieri, sono alcune trimestrali. In assenza di dati macroeconomici di rilievo l’attenzione degli operatori e’ concentrata anche sulla pubblicazione degli stress test cui sono state sottoposte 91 banche di 27 paesi in Europa.
Quanto ai conti, ieri sera Microsoft ha registrato ricavi record (perde smalto nel pre-market con +0.81%). Ford avanza nel pre-mercato di oltre il 5% dopo buoni risultati e indicazioni incoraggianti su tutto l’anno. Risultati in crescita anche per Kimberly Clark. Guadagna terreno il colosso delle tlc Verizon (+3.3%), nonostante abbia registrato una perdita trimestrale ($0.07 da un utile per azione di $0.52 dello stesso periodo dell’anno scorso). Balzo in avanti anche per E-Trade, grazie al primo utile trimestrale in tre anni. McDonald’s (-1.4%) scivola sebbene abbia messo a segno utili e ricavi superiori a quelli dell’anno scorso. Tonfo di quasi il 12% (sempre nel pre-mercato) per Amazon (-10.54%), la cui crescita trimestrale degli utili ($0.45 da $0.30 non e’ bastata al consensus).
Si mette in mostra anche Quicksilver Resources balza del 15.29%. La societa’ energetica vende la sua parte in Quicksilver Gas Services a Crestwood Midstream Partners II per $773 milioni, che verranno utilizzati per ridurre il proprio debito.
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L’euro nel frattempo si e’ riportato sopra quota $1.29 grazie anche al dato sull’Ifo tedesco migliore delle stime, ai massimi di trre anni in luglio. Si rafforza anche la sterlina sostenuta da una positiva lettura del Pil inglese del secondo trimestre: +1.1% contro attese di +0.6%. Si tratta del maggior incremento trimestrale dai primi tre mesi del 2006.
Si torna a parlare di Ungheria. Standard & Poor’s ha rivisto l’outlook da stabile a negativo, confermando il giudizio BBB-/A-3. Moody’s dal canto suo ha avvisato che una bocciatura potrebbe arrivare.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre cedono lo 0.81% a $78.66 (ieri hanno corso del 3.6% a $79.30). Il derivato con scadenza analoga dell’oro guadagna $2.20 a quota $1197.80 l’oncia. Sul valutario l’euro torna a cedere lo 0.05% nei confronti della valuta Usa a $1.2886. In ribasso i prezzi dei Treasury: il rendimento sul benchmark decennale sale al 2.97% dal 2.9320% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna una rialzo di 4.20 punti a 1091.900 (+0.39%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un incremento di 5 punti a 1857.75 (+0.27%)
Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 20 punti a quota 10287 (+0.19%).