Si preannuncia una seduta in calo a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca un’ora e mezzo all’inizio delle contrattazioni scambiano in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina).
Sembra dunque destinata a materializzarsi la prima seduta in rosso dopo sei giornate consecutive di rialzi, durante i quali l’S&P 500 ha guadagnato il 5.5%.
“Dopo le dichiarazioni della Fed lo scenario in materia di politica monetaria e’ molto piu’ chiaro ora di quanto non lo sia stato per un lungo lasso di tempo e percio’ sembra che i trader si siano limitati a seguire l’andamento del valutario e nel contesto la debolezza generale del dollaro, che ormai domina la scena da molto tempo”, osserva Ian Griffiths, dealer di CMC Markets, precisando che in realta’ “questo potrebbe implicare una fase rialzista ancora piu’ sostenuta per i mercati azionari”.
Oggi l’euro ha riconquistato quota $1.50, un ennesimo segnale della debolezza del biglietto verde. Tuttavia oggi la maggior parte delle commodity sta cedendo terreno, mentre i prezzi dei Titoli di Stato stanno crescendo.
Sul fronte bancario, il gruppo HSBC Holdings ha registrato il primo calo in oltre tre anni delle svalutazioni provenienti dal portafoglio finanziario dei clienti Usa, con il gigante britannico che ha inoltre reso noto che il profitto pre-tasse e’ aumentato “in maniera significativa: nel terzo trimestre.
La concorrente Barclays nel frattempo ha chiuso il periodo con una flessione degli utili del 54%, dopo che l’anno scorso aveva tratto beneficio dall’acquisto delle operazioni nordamericane di Lehman Brothers.
Ieri a mercati chiusi la celebre azienda di videogiochi Electronic Arts ha reso noto di aver archiviato il trimestre con una perdita piu’ pesante del previsto, annunciando tra le misure di risparmio dei costi, la riduzione di 1.500 posti di lavoro, che rappresentano circa il 17% della sua forza lavoro complessiva. MBIA da parte sua ha chiuso il trimestre con un rosso pari a $727.8 milioni.
Sotto i riflettori anche Oracle e Sun Microsystems, dopo che il Dipartimento di Giustizia Usa ha annunciato di non trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda dell’Unione Europea, che qualche tempo fa ha avanzato un’obiezione contro l’offerta lanciata da Oracle sulla produttrice del software Java.
Il calendario delle trimestrali e’ sottile e prevede la pubblicazione dei conti di Tyco International, Beazer Homes e Intercontinental Hotels, mentre in ambito macro non e’ in programma la presentazione di dati di rilievo, ma il mercato rivolgera’ l’attenzione agli interventi da parte di una nutrita schiera di esponenti della Fed.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre perdono $0.25 a quota $79.18 al barile. Sul valutario tenta di riscattarsi il dollaro, con l’euro che arretra nei confronti del biglietto verde a $1.4980 dopo aver conquistato quota $1.50. Rallentano il passo i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in flessione di $2.50 a quota $1098.90 l’oncia. In progresso i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4500% dal 3.4860% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 3.60 punti (-0.33%) a quota 1088.10.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 3.75 punti (-0.21%) a 1762.75.
Il contratto sull’indice Dow Jones cede 25 punti (-0.25%) a 10.167.00.
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