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Futures Usa sempre piu’ depressi: Dow sotto 10000

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Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano in territorio negativo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio con il segno meno. L’inizio di giornata a Wall Street si caratterizza da conti fiscali deludenti e da un euro debole. A lasciare gli investitori con l’amaro in bocca sono in particolare i fatturati registrati dalle blue chip nell’ultimo trimestre.

Deludono i conti di Goldman Sachs, con i ricavi che sono risultati in calo del 39% rispetto all’analogo periodo 2009 e del 36% inferiori al trimestre precedente. In particolare si e’ fatta sentire la flessione subita dalle attivita’ di trading. Gli utili sono invece stati pari a $2.75 per azione, in ribasso dell’83% rispetto ad un anno fa.

Ieri sera a mercato chiusi IBM ha registrato utili trimestrali appena sopra le attese degli analisti. Hanno deluso invece i ricavi (per quanto in crescita) e l’outlook (anche se migliorato). Anche
Texas Instruments non e’ riuscita a centrare le previsioni del mercato, in particolare proprio per quanto riguarda il fatturato. Gli utili sono triplicati.

Sinora da quando Alcoa ha dato il via alla stagione delle trimestrali, l’utile netto delle aziende componenti l’S&P 500 ha fatto in media meglio delle previsioni del 19%, ma il fatturato e’ risultato solo il 3.9% piu’ alto delle stime.

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“Queste trimestrali confermano che il mercato Usa non e’ cosi’ attraente”, ha spiegato a Bloomberg Jacques Porta, di Ofi Patrimoine, che ha aggiunto “c’e’ anche il problema del real estate che ancora non e’ stato risolto”.

Tornando all’interno della sfera bancaria, State Street ha registrato piu’ utili del previsto, Bank New York Mellon ha invece mancato di un centesimo le stime sugli utili per azione. Johnson & Johnson scivola nel pre-mercato nel giorno dei conti, che sono stati caratterizzati da un fatturato piu’ basso del previsto. I profitti di PepsiCo e Harley Davidson hanno superato la prova del mercato.

Non arrivano notizie positive dal fronte immobiliare: in giugno i nuovi cantieri edili hanno evidenziato un calo del 5% mese su mese, sui minimi da ottobre. Sulle cifre ha pesato il rallentamento delle vendite in seguito alla scadenza degli incentivi fiscali governativi.

Sugli altri mercati, si segnala un balzo notevole dei prezzi del rame, sulle speculazioni di un taglio alla produzione in Cina. Nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono in calo. I futures con consegna agosto cedono $0.35 attestandosi a quota $76.19 al barile. L’oro cala di $0.40 a quota $1181.50 l’oncia. Il cross euro/dollaro si trova a $1.287 (-0.56%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 2.94% dal 2.932% della chiusura di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna una contrazione di 8.50 punti a 1055.30 (-0.8%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra una flessione di 15.25 punti a 1790.25 (-0.84%)

Il contratto sull’indice Dow Jones retrocede di 73 punti a quota 9987 (-0.73%).