New York – Futures Usa in calo (valori a fondo pagina), segnale che l’azionario americano potrebbe perdere terreno dopo sei giorni di rialzi. A pesare sul sentiment è il mancato accordo sullo swap del debito greco.
I ministri finanziari dell’Eurogruppo hanno infatti bocciato la proposta che i creditori privati hanno avanzato per salvare il destino della Grecia. Il capo dell’Eurogruppo Juncker ha dichiarato che la cedola deve essere “chiaramente sotto il 4%”.
Buone notizie dal mercato dei titoli di stato europeo, con l’asta spagnola per 2,5 miliardi di euro che ha messo in evidenza l’ennesimo calo dei rendimenti. Di fatto, per i bond a sei mesi, il rendimento e’ sceso sotto il 2% portandosi all1′,84% dal precedente 2,43%. Per i titoli a tre mesi il tasso è calato invece all’1,28%, dall’1,73%.
Sul fronte societario, buon rialzo per il titolo Texas Instruments nelle contrattazioni tedesche, dopo che la società ha registrato un calo inferiore alle attese delle vendite e degli utili.
Risultati migliori delle stime anche per Western Digital, che è riuscita a fronteggiare egregiamente i danni riportati nel suo impianto produttivo chiave in Tailandia; danni causati dalle recenti inondazioni.
Starbucks annuncia l’intenzione di vendere, entro fine anno, birra e vino in circa 12 coffee shop ad Atlanta e nel sud della California.
Dopo la chiusura di Wall Street si guarderà con attenzione ai risultati d’esercizio di Apple, Advanced Micro Devices e Yahoo!. Tra gli altri nomi che presenteranno i conti fiscali in giornata: Dupont, Johnson & Johnson, McDonald’s e Verizon.
Dal fronte economico degli Stati Uniti, attesi i dati dell’indice Fed di Richmond alle 16.00.
Tutte queste incognite tornano a pesare sull’euro, che torna a perdere nei confronti del dollaro, abbandonando la soglia psicologica riagguntata ieri a $1,30 e attestandosi a $1,2981 (-0,29%). Nei confronti del franco svizzero la moneta unica scende dello 0,09% a CHF 1,2065, mentre contro lo yen sale dello 0,63%, a JPY 100,84.
In particolare, lo yen sconta la decisione della Banca del Giappone di tagliare le stime sull’economia del Sol Levante, relativa all’anno fiscale corrente del 2011 a -0,4$%, contro il -0,3% atteso in precedenza. L’autorità prevede poi, per l’anno fiscale 2012, una crescita del 2%, in ribasso rispetto al +2,2% delle stime precedenti.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono ora in calo dello 0,25%, all’indomani dei forti rialzi successivi alla decisione dell’Ue di imporre un embargo alle importazioni di petrolio dall’Iran. Al momento, le quotazioni scambiate sul Nymex si attestano a $99,33 al barile; giù anche l’oro, che scende dello 0,58%, a $1668,50.
Alle 14.50 ora italiana (le 8.50 di New York), i futures sull’indice S&P500 sono in calo di 5,90 punti, a 1.305,20 punti.
I futures sul Nasdaq scendono di 8,5 punti, a 2.426,50 punti.
I futures sul Dow Jones cedono 39 punti, a 12.611 punti.
Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano al 2,04% in calo di 0,7 punti base.