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FUTURES USA SCELGONO LA STRADA DELLA CAUTELA

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Si profila una seduta sottotono per l’azionario americano, con i principali indici borsistici che quando manca mezz’ora al suono della campanella sono orientati in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina).

Gli operatori sono intenti a digerire i dati macroeconomici giunti negli ultimi gionri, per valutare quanto gli accenni di una ripresa economica siano veramente solidi, mentre cercano di liberarsi dalle preoccupazioni circa una eventuale minaccia inflativa.

Secondo Joe Clark, managing partner di Financial Enhancement Group, il mercato e’ come una spunga, che durante il rallyu degli ultimi tre mesi ha assorbito tutte le buone notizie che potevano prendere per spingere al rialzo i listini. Ma ora la spugna e’ satura e non puo’ piu’ assorbire altre informazioni. Una situazione simile si e’ verificata tra le fine del 2008 e l’inizio dell’anno, quando il mercato ha assorbito tutte le cattive notizie possibili, fino a trascinare il mercato sui minimi di 12 anni, toccati il 9 marzo scorso.

Speranzoso di ricevere qualche segnale incoraggiante, il mercato attende con ansia l’aggiornamento relativo a giugno della fiducia dei consumatori elaborato dall’Universita’ del Michigan. Attese alle 15:55 italiane, le cifre saranno importanti per capire lo stato di salute degli Stati Uniti, perche’ le spese rappresentano piu’ di due terzi dell’attivita’ economica del Paese. Nel frattempo non influiscono i dati sui prezzi all’importazione, che in maggio hanno evidenziato un progresso lievemente inferiore alle attese.

A favorire i listini potrebbe essere anche, paradossalmente, l’andamento positivo del mercato obbligazionario. Oggi i rendimenti dei Treasury continuano a perdere terreno, con il tasso sul benchmark decennale che cede 6 punti base al 3.80% dopo essersi issato sino a oltre il 4% nei giorni scorsi. In attesa del summit dei ministri delle Finanze dei Paesi del G-8, previsto in Italia, il ministro del Giappone ha detto a Bloomberg News che nutre “fiducia assoluta” nei titoli del debito americani.

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Inoltre al prossimo incontro fissato per la fine del mese, e’ improbabile che la Federal Reserve decida di aumentare gli acquisti di Treasury e strumenti finanziari legati ai mutui, come i Cds. Tuttavia, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, potrebbe intraprendere altre misure per contrastare la corsa dei rendimenti mentre giungono segnali di un miglioramento dell’economia.

Nel frattempo, come anticipato dalle indiscrezioni trapelate dei giorni scorsi, le vendite al dettaglio e la produzione industriale in Cina hanno ottenuto un risultato decisamente convincente, facendo segnare un rialzo del 15% e del 9% rispettivamente.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio cedono $1.66 a $71.02 al barile. Sul valutario, l’euro scivola nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3988. Arretra anche l’oro, a $937.90 (-$24.10) l’oncia. Rimbalzano invece i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.8250% dal 3.8620% di giovedi’.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 5.50 punti (-0.59%) a 932.70.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -6.00 (-0.40%) a 1485.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones cede 45 punti (-0.52%) a 8654.00.