Si profila una seduta positiva per il mercato azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che quando mancano due ore all’avvio delle contrattazioni scambiano in rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina).
Tra i singoli titoli si mettono in mostra in particolare i petroliferi, tra cui i colossi Chevron e Exxon Mobil, che traggono vantaggio dal rally delle quotazioni del greggio, tornate sopra quota $73 al barile dopo i recenti cali.
Richieste anche le azioni Citigroup, Bank of America e Wells Fargo, dopo che sono iniziate a circolare indiscrezioni stampa secondo cui il segretario del Tesoro Timothy Geithner fara’ sapere al congresso che l’amministrazione Obama intende estendere il programma di salvataggio del sistema finanziario da $700 miliardi fino a ottobre dell’anno prossimo. La scadenza del piano TARP e’ fissata il 31 dicembre prossimo, ma Geithner ha la facolta’ di prolungarlo.
Il mercato sembra dunque ben impostato per recuperare parte delle perdite subite ieri dopo che i timori circa la capacita’ dei diversi Paesi di ripagare il debito pubblico hanno avuto un impatto negativo sui mercati.
Il ministro greco delle Finanze ha assicurato che la nazione non finira’ in default, ma i titoli delle banche nazionali, tra cui National Bank of Greece (-9%), sono in netto calo anche oggi. La Borsa di Dubai ha ceduto circa il 6% per il terzo giorno consecutivo, con i dubbi sulla capacita’ dell’emirato di risanare il debito che continuano.
La crescita dell’economia giapponese nel terzo trimestre intanto e’ stata rivista al ribasso a 0.3% dalla stima preliminare di 1.2%. La pesante revisione al ribasso (la pratica del finto ottimismo – o della menzogna – ormai invalsa nei paesi del G8) della crescita giapponese nel terzo trimestre, corrisponde a una revisione all’1,3% annualizzato dal precedente +4,8%, guidata dal calo degli investimenti aziendali.
Tra i settori finiranno sotto i riflettori anche quest’oggi le banche, nel giorno in cui il Cancelliere britannico Alistair Darling presentera’ quello che viene chiamato “pre-budget report”. L’appuntamento e’ atteso alle 13:30 italiane e tra le novita’ dovrebbe figurare l’annuncio di una tassa ai bonus. L’Irlanda, Paese in estrema difficolta’, annuncera’ il proprio budget di bilancio.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti il calendario economico offre solo un paio di notizie rilevati. Alle 16 italiane le scorte di magazzino all’ingrosso di ottobre e mezz’ora dopo le scorte di petrolio settimanali.
Tra le singole societa’ dovrebbe attirare l’attenzione su di se’ la produttrice di microchip Texas Instruments, che ieri ha rivisto al rialzo l’outlook sul quarto trimestre.
L’istituto britannico Royal Bank of Scotland e Sempra Energy stanno tentando di cedere il loro braccio operativo specializzato nelle attivita’ di trading di materie prime. La Commissione Europea ha in precedenza chiesto a RBS di vendere una quota del 51%.
Nel frattempo Procter & Gamble sta per stringere un accordo per l’acquisto delle attivita’ europee per rinfrescare l’aria di Sara Lee. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal l’operazione si aggirerebbe intorno ai $700 milioni.
Sugli altri mercati, sull’energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre avanzano di $1.35 a quota $73.60 il barile. Sul valutario Il dollaro cede il passo nei confronti dell’euro, con la moneta unica che sale quota $1.4739. In lieve flessione i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre segnano un calo di $0.70 a quota $1142.70 l’oncia. In contrazione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito al 3.4000% dal 3.3920% di ieri.
Alle 13:30 (le 7:30 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 6.00 punti (+0.55%) a quota 1096.00.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 10.00 punti (+0.57%) a quota 1778.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 44 punti (+0.44%) a 10315.00 punti.