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Futures Usa rallentano dopo scivolone indice manifatturiero NY

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New York – Futures sui principali indici azionari Usa riducono i guadagni (vedi valori a fondo pagina) dopo la pubblicazione dell’ Empire NY Index. Attesa a questo punto alle 15.15 ora italiana per la produzione industriale e il tasso di utilizzo della capacità produttiva. Alle 15.55 sarà reso noto indice di fiducia del Michigan. Euro a $1,2613.

Il dato Empire è stato decisamente peggiore delle stime, scivolando a giugno a quota 2,3 dai 17,1 punti di maggio. E’ il valore più basso dal novembre del 2011. Il segnale positivo che arriva dalla performance di questo indicatore è che la Fed, vista la carrellata di dati negativi che stanno arrivando dal fronte economico degli Stati Uniti, agirà molto probabilmente con nuove misure di quantitative easing nella riunione della prossima settimana, il 19 e 20 giugno.

Gli investitori con il fiato sospeso anche in vista degli esiti delle elezioni in Grecia, che si terranno dopodomani, 17 giugno. Exit polls attesi per le 19.00 di Atene, con i primi risultati ufficiali probabilmente intorno alle 21.30.

Sullo sfondo, gli operatori scommettono su un’azione coordinata delle principali banche centrali al fine di sostenere l’economia globale e rumor insistenti parlano di un’eventualità che verrebbe appoggiata dai membri del G20, soprattutto nel caso in cui l’esito delle elezioni in Grecia dovessero scatenare eventi catastrofici per l’Eurozona e l’intero sistema economico e finanziario.

Nella mattinata ora italiana Mario Draghi, numero uno della Bce, ha fornito rassicurazioni all’Eurozona, affermando che “L’Eurosistema continuera’ a fornire liquidita’ alle banche solventi, se sara’ necessario”, mentre la Bank of England Mervyn King ha annunciato un maxi piano di emergenza del valore di 100 miliardi di sterline circa. Dal canto suo, la Banca centrale del Giappone ha deciso di mantenere invariata la propria politica monetaria in giornata, promettendo di intervenire in caso di maggiori pericoli in arrivo dall’Eurozona.

“In attesa delle elezioni in Grecia di domenica, i banchieri centrali si mostrano pronti a intervenire, ancora – commenta in una intervista a Bloomberg Peter Boockvar, strategist dell’azionario presso la boutique finanziaria Miller Tabak, a New York. Jacques Porta, gestore presso OFI Gestion Privee a Parigi, afferma in una intervista a Marketwatch che è sorprendente che i mercati, in generale, stiano salendo, vista la difficoltà nel riuscire a prevedere i risultati delle elezioni elleniche. “Penso che dovremmo essere molto, molto cauti”, avverte. E nel primo pomeriggio arriva la nota di Fitch che prevede una contrazione del Pil Italia e Spagna pari a -1,9% nel 2012 e in generale dello 0,4% per l’intera Eurozona.

L’indice S&P500 ha perso il -9,9% dai massimi 2012 toccati agli inizi di aprile fino al 1° giugno, quando poi l’indice ha iniziato una leggera ripresa che l’ha portato a +4% attuale. Buone notizie sono arrivare comunque nella mattinata americana riguardo ai flussi di investimento entrati nel paese. Stando a quanto reso noto dal dipartimento del Tesoro, nel mese di aprile gli investitori stranieri hanno acquistato strumenti finanziari Usa di lungo periodo e su base netta per un valore di $26,1 miliardi, in rialzo rispetto ai $21,9 miliardi di marzo.

Con il rialzo registrato dalle principali materie prime, fanno bene i titoli energetici, tra cui il colosso Exxon Mobil. Avanzano anche i titoli legati ai consumi e alle vendite al dettaglio, tra cui nella ristorazione e catene alberghiere.

Microsoft in rialzo dopo che Yammer, società di software, ha acconsentito alla vendita al colosso dell’informatica per $1,2 miliardi, riporta il Wall Street Journal.

America Movil annuncia l’acquisto del 21% di Telekom Austria dall’investitore Ronny Pecik, portando la quota detenuta dal miliardario Carlos Slim al 23%.

In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,2613 (-0,10%). Dollaro/yen -0,92% a JPY 78,65, euro/yen -1,04% a JPY 99,19.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio avanzano dello 0,20%, a quota $84,09 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.631 l’oncia (+0,71%).

Alle 14.41 ora italiana (le 8.41 di New York), i futures sull’indice S&P500 avanzano +1,50 punti (+0,11%), a 1.327,75 punti.

I futures sul Nasdaq su +5,50, con +0,22%, a 2.541 punti.

I futures sul Dow Jones salgono +27 punti, +0,21%, a 12.633 punti.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,607%, in calo di 3 punto base.