New York – Futures sui principali indici azionari Usa in leggero rialzo (vedi valori a fondo pagina), segnale di una ripresa dopo le variazioni negative degli ultimi giorni, fomentate dal no a nuovi stimoli monetari da parte della Federal Reserve e dalla debolezza dei dati sul mercato del lavoro.
A zavorrare il sentiment sono anche le notizie negative che arrivano dall’Europa, che vede protagonosta l’acuirsi del problema dei debiti sovrani. Intanto, inizia ufficialmente la nuova stagione degli utili, che vedrà protagonisti i bilanci del primo trimestre del 2012. In giornata Alcoa, il più grande produttore statunitense di alluminio, dovrebbe comunicare di aver registrato una perdita pari a 4 centesimi per azione, rispetto a utili di 28 centesimi per azione l’anno scorso, secondo le stime degli analisti. A pesare sulla performance della società il calo del prezzo dell’alluminio.
Un sondaggio di Reuters nella giornata di ieri ha rivelato intanto tutto il pessimismo delle più grandi aziende di Wall Street sulla ripresa del mercato del lavoro Usa e dell’economia in generale. Dunque intravedono più probabile l’introduzione di nuovo programma di acquisti di asset da parte della Fed, anche se la parola tanto attesa del QE3 non è stata ancora pronunciata dal presidente della Fed, Ben Bernanke.
Investitori generalmente intimoriti dopo i forti rialzi registrati da inizio 2012. Situazione racchiusa molto bene nell’ultima nota di Mikkel Kierkegaard Petersen, esperto azionario per Nordea Private Bank. “La crescente attenzione sui rendimenti dei bond spagnoli, i crescenti rischi legati alla possibilità di un atterraggio duro in Cina e nessun segnale di nuovi stimoli monetari dagli Stati Uniti, ha portato e sta portando gli investitori a togliere il piede dall’acceleratore. (Detto questo), i supporti dell’S&P00 e del Dax al momento sembrano reggere e dunque niente di strano attendersi ancora un leggero rialzo verso la fine dell’anno”.
In mattinata azionario asiatico appesantito dalla mancanza di nuovi stimoli per la ripresa da parte della Banca centrale del Giappone, mentre la Cina ha registrato inaspettatamente un surplus della bilancia commerciale. I sell si sono poi estesi anche nelle principali Piazze europee.
I dati sulla bilancia commerciale cinese a marzo battono le attese, con un attivo di $5,35 miliardi, oltre il deficit stimato di $1,3 miliardi. Esportazioni +8,9%, contro attese per +7,2%. Importazioni +5,3% contro previsioni per +9%, segnale di debolezza della domanda.
Facebook, ormai a un passo dalla quotazione a Wall Street attesa in maggio, annuncia che paghera’ $1 miliardo in contanti e azioni per Instagram.
Dal fronte economico degli Stati Uniti, non sono attesi dati di rilievo.
In ambito valutario, l’euro è praticamente piatto sul dollaro a $1,3116 (+0,08%), cedendo lo 0,49% nei confronti dello yen a JPY 106,35. Rapporto dollaro/yen in flessione dello 0,55% a JPY 81,09.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio salgono dello 0,11%, a quota $102,57 al barile, mentre le quotazioni dell’oro avanzano dello 0,30% a $1.648,90 l’oncia.
Alle 14.04 ora italiana (le 8.28 di New York), i futures sull’indice S&P500 avanzano di 0,50 punti (+0,04%), a 1.375,50.
I futures sul Nasdaq su di 7 punti (+0,26%), a quota 2.736.
I futures sul Dow Jones salgono di 8 punti (+0,06%), a 12.858.
Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in flessione al 2,030%.