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Futures Usa piatti, borse europee prudenti

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(WSI)-Dopo un avvio promettente, i principali listini europei riducono gran parte dei loro guadagni, adeguandosi alla flessione dell’euro, che dopo un tentativo di ripresa nelle prime ore della nuova ottava, torna a puntare verso il basso e sfonda al ribasso anche quota 1,35 dollari, scambiando a New York a 1,3452. Non arrivano buone indicazioni neanche dagli Usa: alle 13.10 circa ora italiana i futures sul Dow Jones scendono di 4 punti (-0,03%), quelli sul Nasdaq sono in flessione di 1 punto (-0,04%) e quelli sullo S&P 500 perdono 1,40 punti (-0,11%).

Nessun dato rilevante oggi dal fronte economico degli Stati Uniti : da segnalare tuttavia la presentazione del budget per il 2012 da parte dell’amministrazione di Obama.

Intanto si smorza l’entusiasmo per la buona performance dei listini asiatici, con la borsa di Shanghai salita del 2,54% e Tokyo che, con un incremento dell’1,13%, si è attestato al massimo degli ultimi nove mesi. Il sentiment positivo in Asia è stato condizionato soprattutto dal dato relativo alla bilancia commerciale cinese, che ha messo in evidenza un forte aumento delle importazioni. In primo piano ovunque anche l’allentamento delle tensioni che arrivano dal fronte geopolitico, in particolare dall’Egitto. Le dimissioni di Mubarak fanno passare infatti in secondo piano la crisi egiziana.

Ma appunto nel Vecchio Continente dura poco lo sprint iniziale dei listini. Londra perde così lo 0,24%, Francoforte fa appena +0,26%, Parigi cala dello 0,15%, Madrid scende dello 0,28%. Piazza Affari vede il Ftse Mib perdere lo 0,15%.

Oggi è un giorno cruciale per l’Europa. Sotto i riflettori è infatti l’incontro dell’Eurogruppo per discutere sulla riforma del Patto di stabilità e di crescita dell’Ue. Si parlerà di fatto dalla stretta sui debiti pubblici al rafforzamento delle sanzioni per i Paesi poco virtuosi. L’obiettivo e’ quello di arrivare al via libera nel Consiglio Ue di fine marzo.

Tornando a Milano, brusca inversione delle banche rispetto alle prime ore della mattinata che, se all’inizio della sessione, avevano sostenuto il Ftse Mib confermandosi, ora sono in territorio negativo. Ubi Banca perde l’1,54%, Intesa Sanpaolo arretra dell’1,12%, Banco Popolare fa -0,58% e Mps scende dello 0,21%.

Sempre tra le banche, Banco Popolare rimane positiva con un aumento dello 0,19%, ai minimi della seduta. Il titolo migliore del Ftse Mib è Buzzi Unicem, con un +2,37%.

In Europa, occhio alle novità che riguardano Credit Suisse e che avevano sostenuto inizialmente anche le banche italiane. Il colosso bancario svizzero con un’operazione di 6 miliardi di franchi – 5 miliardi di euro circa -, ha siglato un accordo con la holding del Qater e con The Olayan Group per un aumento di capitale che si può considerare posticipato; di fatto, la holding del Qatar e The Olayan Group emetteranno co.co. bond -obbligazioni ibride – per raccogliere fondi; nel caso in cui ci dovessero essere però problemi sul patrimonio dell’istituto di credito svizzero, le obbligazioni si trasformerebbero in azioni.

Tornando ai mercati valuari, l’euro a New York è in calo anche nei confronti dello yen a 112,21; in ribasso contro la moneta nipponica anche il dollaro, che scende a 83,42.

Sul fronte delle commodities, l’oro scende a 1.358,8 dollari all’oncia, perdendo sul Comex 1,6 dollari, mentre i futures sul petrolio scambiati sul Numex si attestano a 85,60 dollari al barile, in crescita di 2 centesimi.